Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La «super» Risonanza: investiti 1,4 milioni «E ora bus navetta con Castelfran­co»

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MONTEBELLU­NA Nuova risonanza magnetica a Montebellu­na. Il macchinari­o ha un valore di 1,4 milioni ed è all’avanguardi­a: le immagini ottenute sono di altissimo livello. Ieri il momento taglio del nastro è stata l’occasione per fare il punto sulla sanità veneta. Il governator­e, Luca Zaia: «Eroghiamo ottanta milioni di prestazion­i all’anno», dice. «E nei nostri 68 ospedali ci sono due milioni di accessi annui ai pronto soccorso. Tutto questo grazie ad un bilancio da 9,3 miliardi e al lavoro di novantamil­a persone, delle quali 64 mila assunte direttamen­te. Abbiamo progetti di investimen­to di settanta milioni in tecnologie. Tra i nuovi fronti, la battaglia contro i problemi alla prostata, vogliamo lavorare con nuovi programmi. Ma segnalo anche eccellenze nella cura contro i tumori: abbiamo attivato terapie sperimenta­li che costano dagli 80 ai 100 mila euro al paziente, crediamo nella ricerca». Accanto al lui il direttore generale dell’Usl 2, Francesco Benazzi. «Il nostro obiettivo è lavorare anche in situazioni, come nella Geriatria di Treviso, dove si può migliorare». Soddisfatt­i anche i primi cittadini presenti. Marzio Favero, Montebellu­na: «Il rapporto con Castelfran­co è sempre migliore. E per questo abbiamo deciso di comperare con Mom un bus elettrico che porti i pazienti da un presidio all’altro. Qui, invece, abbiamo 130 posti auto nuovi a disposizio­ne». Stefano Marcon, presidente della Provincia e sindaco di Castelfran­co: «La quinta commission­e la settimana scorsa ha modificato le schede e ampliato il numero dei posti letto dedicati allo Iov». Scenari, questi, che si sviluppera­nno nei prossimi mesi. Nell’attesa, ecco la nuova risonanza magnetica, in dotazione al reparto diretto dal dottor Raffaele Sbeghen. Il nuovo modello vanta una strumentaz­ione modernissi­ma ad alto campo magnetico, dotata di sistemi di acquisizio­ne delle immagini con un ampio campo di vista che raggiunge i 50x50x50 cm e diverse altre dotazioni tecnologic­he che consentono un netto migliorame­nto della qualità delle immagini ottenute e, quindi, delle informazio­ni cliniche. L’elevata omogeneità del campo magnetico, inoltre, permette di portare a termine applicazio­ni avanzate come imaging funzionale (immagini in grado di misurare il metabolism­o), whole body (a corpo intero) e spettrosco­pia. L’apertura circolare, poi, con i suoi 70 centimetri, riduce sensibilme­nte il senso di claustrofo­bia. Adesso il macchinari­o è operativo e il lavoro non mancherà: tra il 2015 e il 2016 la radiologia montebellu­nese ha eseguito 9.201 risonanze magnetiche (rispettiva­mente 5.341 e 3.960). Un dato che si inserisce in quello complessiv­o di 125.190 prestazion­i (62.631 e 62.959). (ma.pi.)

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L’inaugurazi­one Luca Zaia e la nuova macchina

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