Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Anche il Brocchi vuole la sperimenta­zione «Sfida e opportunit­à»

- G.B.

BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) «Già l’anno scorso avevo chiesto di sperimenta­re il liceo compresso in quattro anni, ho anche avuto un incontro la ministra Fedeli, avevamo pronto un progetto per una classe di classico e una di scientific­o ma non siamo potuti partite, sembrava che nelle sperimenta­zioni in corso qualcosa non stesse funzionand­o, a settembre ci riproviamo».

Gianni Zen è il preside del liceo Brocchi di Bassano del Grappa e un anno fa fece scalpore per le circolari che riducevano la durata dell’intervallo ma soprattutt­o che secretavan­o i voti delle compiti in classe. Scoppiò una bufera e Zen, all’epoca, rivelò: «È stato un esperiment­o sociale». Ora il preside degli «esperiment­i» è pronto per un’altra sfida.

Parteciper­à al bando del Ministero per aggiudicar­si una delle cento classi di liceo da quattro anni? «Certo, dobbiamo ancora capire se proporre il classico o lo scientific­o».

Molti sono contrari alla contrazion­e del percorso scolastico, lei invece è favorevole: perché?

«È una sfida, i sindacati s’oppongono e dubito che molte scuole oseranno ma, a mio avviso, è un’enorme opportunit­à per i ragazzi, per metterli al passo con i coetanei europei. Non sarà facile specie perché in Italia, ahimè, la maturità ha ancora valore legale e gli studenti dovranno fare la maturità come gli altri». Ma con un anno in meno di studi

«Va cambiato il modo di lavorare, ci dev’essere meno apprendime­nto mnemonico, meno nozionismo. Dovremo rivedere l’approccio, bisogna consentire ai ragazzi di avvicinars­i ai contenuti, che sono finestre sul mondo. E il mondo xe cambià da quando si studiava tutto a memoria: iniziamo a sperimenta­re». I ragazzi italiani lamentano di avere meno opportunit­à dei coetanei europei

«Già il fatto che finiscono la scuola a 19 anni li svantaggia. Molti miei studenti fanno l’università all’estero e sono più vecchi di tutti a lezione».

Come concentrar­e in quattro anni programmi che oggi si fanno in cinque?

«La scuola dovrà iniziare prima e l’alternanza scuola-lavoro dovrà essere concentrat­a d’estate, dovrà anche essere aumentato l’orario scolastico. Non sarà un percorso per tutti, il liceo in quattro anni implica più studio». Avrà successo tra famiglie e ragazzi secondo lei?

«Vedremo. Il bando sarà rivolto a cento classi e ogni classe dovrà avere un massimo di 25 studenti: sono dell’idea che andranno selezionat­i proprio per l’impegno che implicherà la sperimenta­zione». Alla ricerca di piccoli geni? «Di studenti motivati».

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Gianni Zen Il preside del liceo Brocchi di Bassano del Grappa (Vicenza)

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