Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Balotelli ai 170 all’ora, scatta la multa «Tradito da chi invidia la mia Ferrari»
Il calciatore fermato a Padova, lungo la A4. E lui se la prende con i giornali
PADOVA Una super car con cui sfrecciare e farsi notare lungo l’autostrada A4, non fosse altro perché è gialla. Una Ferrari gialla. In più, con il contachilometri oltre 170. Quanto basta per attirare l’attenzione della polizia stradale e imporre una sosta fuori programma all’area di servizio di Limenella, Padova. Inevitabile la contravvenzione e pure la decurtazione di cinque punti della patente.
Di sicuro non si è trattato della prima volta, sabato pomeriggio, per Mario Balotelli che di multe per eccesso di velocità ne ha già infilate parecchie. Eppure l’attaccante del Nizza nega, affidando a Instagram la sua versione, raccontando «200chilometri orari? Non è assolutamente vero», parlando di «segnalazione che sarà arrivata da persone che probabilmente sono gelose per la macchina», e precisando che «comunque il controllo è stato normale, sono andato via tranquillamente».
La colpa, a detta sua, è dei giornali, contro i quali scarica la sua indignazione: «I giornali italiani fanno sempre schifo, non valutano mai se un’informazione è vera o falsa. Peccato, l’Italia non cambia mai. Si sta molto meglio in Francia».
L’informazione però, quella relativa alla contravvenzione, è quella fornita dalla polizia stradale di Schio che sabato pomeriggio ha tallonato lui e il suo amico Antony (questo su una Lamborghini) fino quasi a Padova ovest. I primi ad avvistare la Ferrari con targa francese e la Lamborghini sulla corsia più veloce della A4 erano stati gli agenti della polstrada di Brescia che, alle 15, tramite la centrale operativa, avevano avvisato i colleghi di Verona Sud. I bolidi viaggiavano infatti verso la città scaligera (destinazione, pare, Jesolo) e non c’erano autovelox sulla loro strada.
A riscontrare la velocità ci ha pensato una pattuglia della stradale di Schio che ha agganciato le vetture in territorio Vicentino e le ha seguite fino al Padovano. Fermarle, considerando anche il traffico, non è stato semplice. I poliziotti raccontano che i due conducenti semplicemente non si erano accorti di loro, se non quando hanno fatto scattare i lampeggianti e li hanno fatti deviare all’area di servizio di Limenella.
A Balotelli, così come all’amico, hanno chiesto subito patente e libretto, per quanto non ci fosse bisogno di presentazioni per l’ex centravanti di Inter e Milan. Il quale avrebbe ammesso di aver sforato i limiti. Appena oltre i 170 chilometri orari secondo quanto riscontrato dagli agenti. «Scusatemi, con questa auto è un attimo raggiungere quelle velocità» sarebbe stato il commento di Super Mario, pacato e gentile, che non ha potuto evitare la contravvenzione amministrativa (da pagare subito, visto che la Ferrari ha targa straniera) e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Il ritiro, però, quello sì lo ha evitato.
Un «incidente di percorso» che non ha comunque minato la sua trasferta in Veneto, dove non è certo passato inosservato tra il rifornimento alla pompa di benzina di Selvazzano Dentro a torso nudo, con calzoncini e scarpe fluo (lo scatto è finito sulla pagina Facebook «Calciatori Brutti») e la cena in un locale di Grumolo delle Abbadesse domenica sera.
Balotelli Il controllo? Normale, poi sono andato via tranquillamente