Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sesso davanti ai turisti «Nuovo oltraggio»
Due episodi filmati in Canal Grande e il dubbio che tra i turisti si nascondano mitomani in gara Il vicesindaco: «Superato il limite, sapremo colpirli nel portafoglio»
VENEZIA Il turismo «cafone» colpisce di nuovo. Martedì notte, due coppie sono state filmate in atti sessuali all’aperto, nei pressi del ponte di Rialto e dentro un imbarcadero. La polizia indaga per individuare i colpevoli e multarli. Indignati i veneziani: «Il turismo è sempre più cafone».
VENEZIA È successo di nuovo. Ancora una volta, Venezia è sconcertata e indignata per il comportamento dei suoi visitatori. Dopo gli uomini nudi alle 6 di mattina su un pontile, dopo i tuffi dai ponti di Rialto e della Costituzione, dopo le corse in bici sui masegni e gli innumerevoli picnic, ora è la volta del sesso en plein air. Nell’ennesima estate «cafona», c’è stata un’escalation nei comportamenti che fanno gridare i veneziani e l‘amministrazione allo scandalo: martedì notte, all’1.30, due giovani si sono spogliati e hanno iniziato a copulare appoggiati al muro di palazzo dei Camerlenghi, la sede della Corte dei Conti con vista su Rialto, a due passi dall’Erbaria, campo della movida cittadina. Nel mentre, passava un vaporetto e i due sono stati filmati e un negoziante, che passeggiava in zona, ha chiamato il 113.
La polizia è subito corsa a Rialto ma dei due, al loro arrivo, non c’era traccia. C’erano invece due coppie di turisti tedeschi, vestiti, che sono stati identificati. Alcune ore dopo, il video era diventato virale: gli agenti hanno confrontato le persone identificate con i ragazzi del filmato scoprendo che i tedeschi non c’entravano niente. Sulla vicenda sono ancora in corso indagini e, se identificata, la coppia rischia una sanzione fino a cinquemila euro. Quell’area di Rialto non è videosorvegliata e il lavoro della polizia non può essere supportato dalle registrazioni del Comune. Ieri pomeriggio, sui social e nelle chat La «passione» I due esibizionisti immortalati mentre fanno sesso addossati al muro di palazzo dei Camerlenghi, sede della Corte dei Conti WhatsApp, è apparso un secondo video: due amanti impegnati in un rapporto sessuale in un imbarcadero di Rialto.
Più di qualcuno in città è convinto che sia scattata una sorta di gara a chi fa la bravata più eclatante, in barba ai divieti. «È vero, la continua attenzione mediatica può scatenare il gusto della sfida, del proibito e così le misure di sensibilizzazione rischiano di ottenere l’effetto opposto - commenta la vicesindaco Luciana Colle -. Tuttavia, in questo caso, ritengo che non sia mancanza di rispetto ma di stupidità: i due esibizionisti erano stranieri, sicuramente avevano una camera d’albergo dove poter consumare, hanno persino risposto con un sorriso e un saluto a chi li filmava, è mancanza di dignità e forse l’unico modo per far passare il messaggio è colpire simili personaggi nel portafoglio».
Per tutto ieri i veneziani hanno protestato sui social network contro un turismo sempre meno rispettoso della città: «Ogni giorno è peggio, non se ne può più», si leggeva. Quest’estate non si sono visti, tra calli e campi, manifesti anti-turisti come sta invece succedendo a Barcellona ma non è escluso che accada: l’anno scorso erano apparsi cartelli con i visitatori paragonati a maiali per lo sporco che lasciano a Venezia e la scritta: «Non siete benvenuti». E ieri sera, il gruppo WSM (W San Marco) si è dato appuntamento soto l’ombra del paron (il campanile di San Marco) per un aperitivo e una passeggiata contro il degrado e il commercio abusivo.
Non tutti però puntano il dito contro i soli turisti. «Il problema non sono queste bravate, certo, dà fastidio la mancanza di rispetto per la città ma il nodo è la folla oceanica ingestita che la invade - dice Marco Caberlotto di Generazione 90, gruppo di trentenni veneziani -, la situazione non cambia a suon di grida manzoniane fatte di ordinanze e divieti inapplicabili, servono politiche di gestione dei flussi». Scherza Ernesto Pancin, direttore di Aepe: «Propongo uno slogan: “Venezia città dell’amore”. Gli stupidi sono sempre esistiti ma oggi milioni di telefoni li mostrano al mondo». Aepe lancerà il concorso «La foto più bella di Venezia» per contrastare gli scatti del degrado. «Gli eccessi ci sono sempre stati - dice Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti del Veneto - oggi però avvengono in una situazione compromessa: flussi non gestiti e divieti non risolutivi».
«Ringrazio chi ha chiamato il 113, bisogna denunciare questi gesti inqualificabili - dice l’assessore al Turismo Paola Mar -, noi stiamo facendola nostra parte: la campagna# EnjoyRespect Venezia sta facendo proseliti ». Oggi a Firenze il Comunepr esentala sua# EnjoyRespect Firenze .« Siamo anche in contatto con Roma», conclude.
Colle Può esserci la voglia di sfidare i divieti, per il gusto della sfida Mar Grazie a chi ha chiamato il 113: tutti dobbiamo fare la nostra parte