Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Crescono gli imbottigliamenti «Contratti tipo per i prezzi, sarà una buona vendemmia»
TREVISO Gelate ad aprile. Siccità tormentata da grandine in estate. Ma nonostante tutto sarà una gran vendemmia.
Periodo di previsioni per la raccolta dell’uva in Veneto. Oggi a Legnaro, nel Padovano, è programmato il focus su come andrà in vigna, con analisi anche per le regioni vitivinicole di tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, ma anche su Francia e Spagna: è l’unica iniziativa del genere a livello nazionale. Nell’attesa, ieri il consorzio re delle bollicine trevigiane, quello del Prosecco Doc, ha proposto con il proprio presidente, Stefano Zanette, le prime anticipazioni.
Analizzando l’area di pianura – la Docg di Conegliano ormai si è stabilizzata sui 90 milioni di bottiglie e quella «segreta» di Asolo non arriva a dieci milioni – lo scorso anno furono raccolti 3,55 milioni di ettolitri – quasi mezzo miliardo di bottiglie - includendo anche il venti per cento dell’aggiunta della riserva vendemmiale. Quest’anno c’erano state previsioni di raccolta, senza l’aggiunta della riserva, a 3,5 milioni: stessi valori dello scorso anno.
«La produzione di Prosecco Doc attesa dalla vendemmia 2017 si dovrebbe attestare sui volumi dello scorso anno», anticipa Zanette. «Così garantiremo una produzione in linea con la domanda». La richiesta peraltro non manca, e i dati sono emblematici. Gli imbottigliamenti registrano una crescita, nel primo semestre, di circa il 7%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche dal punto di vista dell’export il primo quadrimestre evidenzia un incremento complessivo della denominazione pari al 6,9%. In particolare: aumenta del 9,6% la versione spumante e cala del 6,3% la tipologia frizzante.
Sul fronte della tensione per i prezzi, Zanetti incalza: «Grazie all’introduzione di contratti tipo, compatibili con le previsioni della normativa Europea eviteremo insidiose distorsioni».
In concreto, il nuovo provvedimento chiede ai soci, siano essi imbottigliatori o conferitori, di formalizzare tra di loro contratti della durata minima di tre anni, contratti che poi devono essere depositati al Consorzio, che cosi può elaborare medie ponderate dei prezzi in base alla qualità dichiarata.