Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Vigili volontari di notte per sorvegliare i quartieri
Atti vandalici a San Paolo, danni e furti in parrocchia
TREVISO Ca’ Sugana lancia il servizio di vigilanza notturna dei vigili nel giorno dell’ennesimo raid dei ladri nel quartiere di San Paolo, dove sono stati presi di mira il bar della parrocchia, il parco giochi e il parco di viale Francia. I vandali nella notte tra martedì e mercoledì hanno tranciato la rete di recinzione del circolo «Noi», poi hanno forzato l’ingresso del bar dove hanno svuotato il frigo, divelto la televisione che era fissata con le staffe al muro, scassata la porta della cucina e poi si sono fermati a mangiare e a bere. In tutto, danni da circa duemila euro che però toccano un gruppo di volontari già vittima di un analogo assalto una quindicina di giorni fa, quando fu svuotata la cassa.
«Nel ringraziare i volontari che hanno prontamente sistemato gli spazi saccheggiati torno a sottolineare – dice il consigliere comunale della Lega Nord Mario Conte - la necessità di intensificare i controlli da parte delle forze dell’ordine e di installare almeno una telecamera di videosorveglianza TREVISO «Abbiamo bisogno che qualcuno pattugli la zona di notte. Stiamo pensando pure ad installare una telecamera, non ne possiamo più di questa situazione». È questo lo sfogo di Enrico Stecca, presidente del circolo «Noi» di San Paolo. L’altra sera era rimasto al bar fino a mezzanotte per le ultime pulizie, la mattina dopo alle otto i volontari lo hanno chiamato dopo aver trovato la devastazione. «Un mese fa avevano preso di mira anche la casetta dell’acqua vicino all’edicola del quartiere, hanno distrutto tutto per 15 euro di bottino. Abbiamo denunciato ai carabinieri ma non capiamo chi possa essere il colpevole. Non crediamo sia una goliardata, sono criminali. Ma andremo avanti con la nostra attività, terremo aperto il centro per i nostri ragazzi». (ma.pi.) nei “giardinetti” di viale Francia».
Proprio ieri la polizia locale ieri ha presentato il nuovo servizio di vigilanza volontario, ogni sera dalle 18 alle 23. La proposta è stata approvata dalla Giunta. «Stiamo predisponendo una serie di progetti per garantire un’intensificazione dei controlli nei quartieri», motiva l’assessore alla Sicurezza Roberto Grigoletto. Quello predisposto è un servizio sperimentale: pattugliamenti quotidiani di tre quartieri per turno, a rotazione, ad opera di due o tre agenti al massimo, in auto con luci da crociera o a piedi. I vigili perlustreranno a vista tutti i siti ritenuti sensibili, con particolare attenzione per i luoghi di aggregazione (parchi, giardini e locali pubblici isolati). È inoltre prevista l’istituzione di brevi posti di blocco di mezz’ora ciascuno in vie e strade secondarie, solitamente non soggette a questo tipo di precauzioni.
L’orario dei controlli può subire modifiche a seconda delle esigenze del periodo (ore luce, quindi) o del personale a disposizione. Il servizio partirà in forma sperimentale per sei mesi. Così commenta il comandante della Polizia Locale Maurizio Tondato: «Ora è arrivato il momento di aumentare i controlli anche nei quartieri, in special modo lì dove sussistono situazioni a rischio: vie laterali, parchi isolati, locali pubblici aggregativi». TREVISO Una folla arancione si è riversata ieri sera sulle strade del centro storico di Treviso. Erano le famiglie del Corvelva, l’associazione che si batte contro l’obbligatorietà dei vaccini e che chiede la libertà di scelta. Solo pochi mesi fa avevano protestato contro la legge, sempre in piazza Borsa, ma stavolta erano molti di più.
Le famiglie no-vax si sono ritrovate in via Battisti, davanti all’ex Provincia, e da lì hanno sfilato con striscioni, cartelli e qualche fiaccola fino in piazza dei Signori, da dove poi hanno raggiunto piazza Borsa. Con i genitori c’erano anche moltissimi bambini, chi a piedi e chi in passeggino. Erano almeno duemila, un mare di magliette e arancioni, il colore scelto per la protesta.
Chiedono di essere liberi di non vaccinare i propri figli ritenendo la prevenzione dannosa per la salute. I manifestanti anno anche ringraziato il governatore Luca Zaia che ha fatto ricorso contro l’obbligo vaccinale: «L’aiuto che stai dando al popolo ti fa onore».