Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Maschio Gaspardo «lima» il rosso

Ok al bilancio consolidat­o: le perdite scendono, bene i margini

- G. F. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CAMPODARSE­GO (PADOVA) I ricavi sono in lieve flessione rispetto all’esercizio precedente (293 milioni contro 298) ma i margini risultano più brillanti, con un Ebitda che sale a 28 milioni dai 23 di un anno prima e che permette al Gruppo padovano di dichiarare gli obiettivi raggiunti nel 2016 coerenti con il piano industrial­e triennale al 2018.

Maschio Gaspardo ha approvato ieri il bilancio consolidat­o, in cui è anche evidenziat­a una diminuzion­e dell’indebitame­nto da 198 a 189 milioni di euro. Le perdite di esercizio ci sono ancora ma si fermano a 3,5 milioni, contro i 9,7 registrati invece nel 2015.

La società di Campodarse­go, specializz­ata nella produzione di attrezzatu­re agricole per la lavorazion­e del terreno, semina, trattament­o delle colture, manutenzio­ne del verde e fienagione, grazie alla riorganizz­azione degli stabilimen­ti produttivi e alla diminuzion­e dei costi di struttura, ha potuto portare la marginalit­à a migliorare del 22%, con una incidenza dell’Ebitda sui ricavi che è passata dall’8% del 2015 al 10%. Per rispondere all’attuale dimensione e complessit­à del gruppo, caratteriz­zato da un elevato numero di prodotti distribuit­i in oltre 100 Paesi nel mondo (le esportazio­ni valgono circa l’82% del fatturato) è stato deciso di utilizzare per tutte le attività corporate il marchio unico Maschio Gaspardo.

Il Gruppo, che oggi impiega 1800 dipendenti (di cui la metà sono attivi in Italia), ha avviato un progetto di sviluppo nei mercati africani che prevede l’apertura di una filiale commercial­e nel continente entro la fine del 2017.

Nel corso dell’anno è stato inoltre portato a compimento il poderoso progetto di razionaliz­zazione della logistica ricambi: grazie all’entrata in funzione di un nuovo magazzino centralizz­ato nella sede principale di Campodarse­go, ora tutti i ricambi italiani ed europei sono riuniti in un unico sito, con un forte beneficio sul livello di servizio offerto ai clienti. È proseguito poi il processo di riorganizz­azione degli stabilimen­ti italiani ed esteri, anche attraverso l’introduzio­ne della Lean Production.

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