Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sara, capitana azzurra al Mondiale in Irlanda «Gruppo fantastico»
TREVISO A distanza di quindici anni dall’ultima apparizione, l’Italia femminile della palla ovale ha debuttato ieri in Irlanda contro gli Stati Uniti nel Mondiale. A guidare le azzurre con la fascia di capitano, una trevigiana doc, Sara Barattin, mediano di mischia che tra un mese compirà 31 anni e che proverà insieme alle compagne a ben figurare in una manifestazione dove la nazionale mancava dal 2002.
L’ultima apparizione delle azzurre risale infatti all’edizione spagnola del torneo. Un Mondiale di gran qualità quello che si disputerà fino al 26 agosto a Belfast, dove a contendersi il titolo di campionesse ci sono le migliori selezioni planetarie del rugby al femminile. «L’emozione di guidare la nazionale al Mondiale è enorme- spiega la campionessa che milita nel Villorbadurante la manifestazione affronteremo squadre molto ostiche, in primis l’Inghilterra, che è la detentrice del torneo. Per me, è un onore far parte di questo gruppo. Ho inseguito questa manifestazione in tutti gli anni della mia carriera e finalmente posso disputarla. La squadra mi sta seguendo e supportando nelle scelte».
Per lei, nata ginnasta e passata poi all’atletica leggera, l’amore con la palla ovale è scoccato ai tempi delle medie grazie a uno dei tanti progetti portati nelle scuole. Nel 2005 ha cominciato a giocare nel Benetton: con le Panthers ha vinto tre scudetti, prima di trasferirsi al Casale dove è stata tra le fondatrici della società sportiva e dove ha conquistato la Coppa Italia in due occasioni.
Nell’ultimo campionato ha giocato a Villorba e anche nella prossima stagione vestirà la maglia della compagine trevigiana. La campionessa, è nel giro della Nazionale da 12 anni, ama il calcio di cui è allenatrice di giovani talenti, la palestra e l’arrampicata. «In questo mondiale vogliamo raggiungere gli obiettivi che ci siamo poste, in primis quello di ben figurare in ogni partita. Le potenzialità di questo gruppo non sono in discussione. Ci sono tante giovani compagne che davanti hanno un grande futuro. Sulla carta abbiamo tutte le chance per puntare a un posto tra le prime otto».