Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Dimenticati 6 quartieri su 15 Interventi solo sul centro storico»
Affondo di Conte (Lega): «In periferia solo piccole manutenzioni»
TREVISO «C’è una Treviso dimenticata da Manildo ed è quella dei quartieri. In quattro anni di lavori pubblici per le aree fuori dal centro storico la sinistra ha investito meno del 30% delle risorse complessive. E per alcune aree, in quattro anni, non è stato messo un euro se non per piccole manutenzioni stradali e della segnaletica».
La polemica porta la firma di Mario Conte, capogruppo leghista in consiglio comunale. Stando ai dati raccolti, su quasi 13 milioni e 400 mila euro di lavori pubblici ai quartieri sono andati, in tre anni, poco meno di 3 milioni e 350 mila euro. La gran parte degli interventi si è tutta concentrata nel centro o poco fuori dalla mura. «E questo anche sottraendo il milione e duecento mila euro investiti nel ripristino di alloggi di edilizia residenziale popolare», si infervora. «Così i quartieri diventano sempre meno tessuto cittadino e sempre più periferie bisognosi di interventi di riqualificazione», ma nonostante questo «il sindaco ha speso più di due milioni nei musei». Il bilancio di Conte prosegue: su 15 quartieri, sei non hanno visto realizzati lavori se non di ordinaria amministrazione. «Per i cittadini di Selvana, Monigo, San Paolo, Sant’Antonino, San Zeno e San Lazzaro il Comune è come se non esistesse - incalza -. Alla giunta vorrei dire che non si vive di sole piazze e di solo centro storico, la gran parte dei trevigiani vive nei quartieri che sono aree oramai in desertificazione e che rischiano di diventare dei puri dormitori. Ci sono questioni aperte che hanno a che fare con la circolazione ciclopedonale, l’illuminazione pubblica, la sistemazione della viabilità, gli interventi sulle aree verdi e le infrastrutture che in tre anni sono state del tutto ignorate. Forse i confini comunali si fermano qualche centinaio di metri oltre le mura».
Per stessa ammissione della maggioranza, le periferie hanno goduto di meno interventi rispetto al centro (vedi le piazze Rinaldi e Battuti, esempi su tutti) ma fuori dalle mura gli investimenti non sono stati nulli. Da quelli sul rischio idraulico in Ghirada alle piste ciclabili, dai passeggi di viale Vittorio Veneto alle asfaltature. Ma, soprattutto, sono in arrivo 14 milioni di euro del «Bando periferie» per mobilità e illuminazione . Una scelta di calendario che anche nella vasta coalizione del sindaco Manildo ha trovato perplessità e animate polemiche, ma «il lavoro si giudica in cinque anni» ripeteva la giunta. Dall’autunno arriveranno i fondi ministeriali: nei quartieri risiede il 90 per cento della popolazione del capoluogo.
Conte Il 70% dei fondi del Comune è finito dentro le mura