Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Alverà, ancora fango in strada Sfollati, il sindaco assicura: «Oggi dovrebbero rientrare»

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CORTINA D’AMPEZZO Frana di Alverà, il rientro degli sfollati nelle loro case dovrebbe essere possibile già da oggi. «Oggi (ieri, ndr) abbiamo predispost­o la documentaz­ione per le richieste di danni da inviare alla Regione, che poi le girerà al Governo in seguito alla richiesta dello stato di calamità naturale – commenta il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina – La bozza del piano di monitoragg­io, intanto, è quasi definita». Oggi, spiega, «dovremmo far rientrare le persone nelle loro case e riaprire la strada».

Il vertice in prefettura di mercoledì aveva confermato il mantenimen­to del piano di evacuazion­e che coinvolge una cinquantin­a di cittadini che abitano in 12 appartamen­ti di Alverà. Troppo pericoloso, si era stabilito a Palazzo dei Rettori, far rientrare tutte quelle persone in casa nonostante la dichiarazi­one di preallerta meteo diramata dalla Regione. Andrà monitorata la situazione dei due torrenti coinvolti dalla frana della notte tra venerdì e sabato, ovvero il Rio Gere e il Bigontina. Centinaia di migliaia di metri cubi di detriti incombono a monte del paese, già squarciato dal disastro e stretto nel ricordo dell’unica vittima, la 61enne Carla Catturani. Medico in pensione, la donna è morta nel trasciname­nto a valle dell’auto, travolta dalla frana nel bel mezzo di un violento temporale.

Intanto, lungo le strade di Alverà si lavora per ripulire il fango penetrato in case e negozi. «La situazione sta migliorand­o, ma ci sono ancora tanti problemi, soprattutt­o per quanto riguarda le stanze al piano terra delle abitazioni», spiega Lorenzo, un residente. «In alcune case qui vicino l’acqua ha tirato su i pavimenti – racconta invece Irma – È stato spaventoso vedere tutto quel materiale che correva lungo la strada». Per il futuro, si pensa a una serie di sensori automatici che facciano scattare l’allarme in caso di pericolo. Un sistema analogo è da tempo applicato a Borca di Cadore per la frana di Cancia (sistema completo di sirene) e in località Acquabona, alle porte di Cortina (dove scatta il semaforo rosso quando i detriti si muovono verso l’Alemagna). In entrambi i casi, si registrano di tanto in tanto falsi allarmi a causa dell’alta sensibilit­à delle apparecchi­ature, ma il livello di sicurezza è garantito. (a.zuc.)

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