Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Agricoltori «Più regole contro i pesticidi»
BELLUNO «Il rispetto del territorio bellunese passa attraverso i regolamenti per le coltivazioni agricole, che a differenza di quello che spesso accade in pianura, rimangono legate all’essenzialità di prodotti, preferibilmente di origini naturali. No a pesticidi e a fitofarmaci». Questo sostengono gli agricoltori bellunesi.
Stanno tuttavia prendendo piede alcune realtà come vitigni che ormani sono presenti da San Liberale a Belluno per arrivare a Limana che, per alcuni, posso rappresentare una minaccia alla salubrità dell’ambiente. Se ne è parlato all’appuntamento di giovedì della campagna Liberi dai Veleni in Sinistra Piave per sensibilizzare la popolazione e le amministrazioni sul tema del futuro modello agricolo per la nostra Provincia. Alle 20.30 nella latteria in piazza a Valmorel, è stato proiettato il film documentario «Cresceranno le siepi»» del video maker Dimitri Feltrin, realizzato con la collaborazione dell’agro-ecologo Luca Conte, già autore di diverse pubblicazioni sull’agricoltura «ecologica», e Mariangela Bucciol, educatrice e attivista nell’ambito dell’agricoltura sociale. A preannunciare dunque un autunno ricco di stimoli, prosegue l’attività informativa del gruppo, incentrata sulla divulgazione di esempi positivi e rispettosi, confermando la volontà di affiancare l’approvazione in Provincia di efficaci regolamenti per l’uso dei pesticidi ad eventi ricchi di ispirazione costruttiva.
«È fondamentale accompagnare cittadini – spiegano gli attivisti della campagna Liberi dai veleni -, amministratori, e si spera anche agricoltori, alla scoperta di conoscenze indispensabili per costruire insieme l’alternativa agricola per il nostro territorio». L’iniziativa di ieri è stata organizzata da Samarcanda, Il Comitato Valmorel, Dolomiti Bio e Slow Food Belluno, in appoggio alla campagna Liberi dai Veleni, e mirava a raccontare di un nuovo modo possibile di fare agricoltura. Protagonisti del film «contadini che amano la terrae che, insieme ad associazioni, agronomi, nutrizionisti e professionisti del settore, lavorano per promuovere e diffondere un modello agricolo fondato su ecologia, sostenibilità, qualità dei prodotti e rispetto della salute. La siepe è simbolo di queste pratiche agricole equilibrate – hanno spiegato ieri - perché luogo dove la vita può rigenerarsi sotto forma di biodiversità».