Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Anche l’antiterrorismo schierato all’Home
Tre «filtri» per il pubblico, metal detector, barriere e web al setaccio. La questura: «Portate solo l’essenziale»
TREVISO L’Home Festival affronta il rischio terrorismo. E scattano misure di sicurezza eccezionali per l’ottava edizione della manifestazione musicale. Una svolta inevitabile dopo l’attentato al concerto di Ariana Grande a Manchester, nel maggio scorso, che ha ridefinito per sempre le misure di sicurezza anche di eventi così frequentati. Sono proprio le disposizioni antiterrorismo a caratterizzare l’ordinanzaquadro e le ordinanze specifiche emanate per ogni singola serata dal questore Maurizio Dalle Mura, che precisa: «Non ci sono particolari segnali di preoccupazione, ma l’evento è importante e richiede misure di sicurezza adeguate».
Il festival al via in Dogana il prossimo 30 agosto (per chiudersi il 3 settembre) si preannuncia quindi blindato. Oltre al consueto maxi dispiegamento di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale (provenienti anche da altre province), a Treviso arriveranno - come nel cado dell’adunata degli Alpini - le Uopi, unità operative di pronto intervento della polizia di Stato, e le Sos, squadre di supporto operativo dei carabinieri. Agenti e militari scelti, specializzati «negli interventi di antiterrorismo di media natura».
Il programma di prevenzione e controllo è dettagliato nelle ordinanze di ogni singola giornata: «Il tutto predisposto grazie alla collaborazione di Amedeo Lombardi, patron della manifestazione, e del Comune – sottolinea Dalle Mura -, cosa non scontata. Abbiamo ricevuto una risposta immediata da parte di un’organizzazione che si è dimostrata strutturata e capace di fronteggiare anche questa nuova problematica».
Le misure: ogni giorno è prevista la bonifica dell’area del festival, che sarà perlustrata dagli artificieri e dai cani antiesplosivo. Ai varchi e negli snodi ritenuti sensibili saranno installate barriere Jersey in cemento. Nulla è lasciato al caso, per evitare possano verificarsi episodi ormai tristemente noti come quello andato in scena sulla Rambla a Barcellona: «Abbiamo disposto la separazione tra il flusso d’entrata e quello d’uscita degli spettatori – continua il questore -, così come tra il passaggio pedonale e quello dei veicoli per evitare che un’auto possa piombare sulla folla».
Ogni singolo spettatore sarà sottoposto a tre fasi di controllo: prefiltraggio e filtraggio, per essere poi indirizzato su un percorso a 9 corsie con il passaggio al metal detector. Ferrei i controlli di borse e zaini, con vari divieti: «Nell’area dei concerti si entra con il minimo indispensabile – spiega il dirigente della Digos Alessandro Tolloso -, quindi per facilitare i controlli invitiamo gli spettatori a portare solo l’essenziale». Vietate le bottiglie di vetro, consentite quelle di plastica ma senza il tappo. No a caschi da motociclista, spray al peperoncino, od oggetti contundenti. Tutta l’area del festival sarà videosorve- gliata da 40 telecamere monitorate da poliziotti e guardie giurate specializzate. Vi sarà inoltre un’attività di prevenzione da parte della polizia postale su siti internet e social network per intercettare qualsiasi forma «di minaccia» alla manifestazione. Saranno presenti anche gli uomini dei reparti investigativi per prevenire reati predatori (borseggi e furti nelle auto) e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Grande sarà l’impegno anche sul fronte della viabilità, memori anche della tragedia del 2015, con la Polstrada impegnata a controllare il casello di Treviso Sud e, insieme ai vigili urbani, la viabilità ordinaria. Mentre la Polfer garantirà il controllo di treni e stazione.
Dalle Mura Ogni spettatore sarà sottoposto a controlli capillari