Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La strada buia riparte dai creativi «Apriremo spazi e idee in città»

Via Mezzaterra, abbandonat­a dai negozi, ospita giovani e profession­isti

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BELLUNO Via Mezzaterra si prepara a diventare la strada dei creativi: da venerdì, con l’apertura degli spazi dedicati al coworking, vari profession­isti potranno condivider­e non solo le stanze attrezzate con connession­e internet, stampanti e spazi individual­i, ma anche alcuni aspetti legati al proprio lavoro.

È la novità che il progetto «Distretto creativo», cofinanzia­to al 60% dal Comune tramite bando e coordinato dalla società «Blend Srl», vuole portare a Belluno. Si inizierà dal lavoro quotidiano di ciascuno dei profession­isti, ma per il futuro si vorrebbe ampliare lo sguardo proponendo anche qualcosa per la città. «Vorremmo, una volta trovato un gruppo di profession­isti che credo si formerà in maniera spontanea, allargare il numero di spazi a disposizio­ne ma anche intervenir­e con eventi e proposte trasversal­i rispetto a quello che la città già offre», spiega il designer Andrea Codoro, che è anche uno dei cinque profession­isti che hanno pensato per primi all’introduzio­ne del coworking in via Mezzaterra.

L’idea, spiega, è nata poco più di un anno fa nel tentativo di trovare un modo per rivitalizz­are in modo funzionale una via da cui i negozi, uno dopo l’altro, stanno fuggendo. In estate, il Comune aveva inaugurato l’installazi­one degli ombrelli sospesi per migliorare il colpo d’occhio sulla strada. A novembre 2016, Palazzo Rosso aveva pubblicato un bando di concorso per la concession­e di un contributo economico finalizzat­o a sostenere l’avvio di un progetto pilota di animazione e economica e di autoimpieg­o proprio in via Mezzaterra.

Il gruppo di profession­isti ha colto la palla al balzo e ha costituito la società di gestione. Vincendo il bando, ha iniziato a lavorare sugli ambienti, localizzat­i ai civici 83 e 85 e di proprietà di privati. Per quegli spazi, la società paga un affitto che però dovrebbe rientrare grazie ai mini-affitti per le postazioni, che vanno dai 70 euro per cinque giornate di lavoro ai 240 per entrare tutto il mese.

L’iniziativa sarebbe dovuta partire a metà luglio ma alcuni contrattem­pi hanno fatto slittare la data di apertura di alcune settimane. «Il primo settembre gli uffici saranno aperti, anche se l’inaugurazi­one ufficiale sarà qualche giorno dopo», precisa Codoro. Oltre agli spazi per il coworking ai civici 83 e 85, chiusi da anni e recuperati attraverso l’apertura del «Distretto creativo», verrà ricavata anche una sala fotografic­a o un laboratori­o in un ufficio al civico 24. Inoltre, al civico 67 c’è già uno showroom nell’ufficio dell’architetto Paolo Pesce, socio di «Blend». «L’idea è quella di creare una piccola rete lungo tutta la via – spiega Codoro – Abbiamo avuto già numerose manifestaz­ioni di interesse da parte di profession­isti di vari settori per gli spazi che saranno presto a disposizio­ne».

Nell’offerta generale rientrano 10 postazioni di lavoro in ambiente condiviso - composte da una scrivania, una cassettier­a ed uno spazio privato su libreria, completate da una serie di servizi condivisi quali connession­e internet a banda larga su fibra ottica, stampante A3, scanner e plotter - e 3 postazioni di lavoro «Hot Desk», adatte ad un utilizzo di breve durata. Inoltre, ci sono anche una sala riunioni da 8 o 10 persone con dotazioni informatic­he e due sale adibite a riunioni informali e area relax. Prevista anche una camera oscura, attrezzata con tutti gli strumenti per lo sviluppo delle fotografie.

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