Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Vacanze di lusso, ma la casa non c’è Quattro denunce per truffa a Cortina

Clienti raggirati dopo aver versato la caparra. Indagini serrate dei Carabinier­i

- A.Zuc. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’allerta Meglio essere prudenti e chiedere informazio­ni ulteriori

Il cliente versa l’acconto per la casa in montagna e il presunto proprietar­io sparisce nel nulla: i carabinier­i della Compagnia di Cortina denunciano quattro truffatori. In un caso, la vittima del raggiro era stata una giovane commessa che aveva appena trovato lavoro a Cortina. In inverno, in risposta a un annuncio apparso sul sito Subito.it, aveva versato una caparra di 1.050 euro per l’affitto semestrale di un appartamen­to in Corso Italia. Arrivata in centro, però, ha scoperto che quell’alloggio non esisteva. La coppia di foggiani che l’aveva truffata è stata denunciata, proprio come un pregiudica­to catanese che aveva raggirato un avvocato di Grosseto. Il legale aveva versato in due distinte operazioni bancarie la somma di 1.750 euro per bloccare un appartamen­to in località Val di Sotto tra il 30 dicembre e il 7 gennaio. Il denunciant­e, dopo aver visionato le foto dell’abitazione aderendo al sito di viaggi www.airbnb.it ed aver pagato la caparra, si è insospetti­to nel momento in cui l’inserzioni­sta gli ha chiesto di versare anche il saldo, differente­mente dagli accordi iniziali secondo i quali la somma restante sarebbe stata pagata a mano. Quando l’avvocato è arrivato a Cortina, ha scoperto che i timori erano in effetti fondati: al campanello di casa hanno risposti i proprietar­i dell’appartamen­to, ignari di tutto. Il truffatore è stato identifica­to e denunciato.

Un’esperta truffatric­e mantovana, invece, ha teso un tranello a due gruppi di villeggian­ti: su siti diversi, aveva mostrato un lussuoso appartamen­to in via IV Novembre,in realtà inesistent­e. Nella truffa sono caduti uno studente padovano e un avvocato di La Spezia. Il primo cercava un appartamen­to per Capodanno e aveva versato una caparra di 350 euro passando per Airbnb, mentre l’altro era stato attirato da un annuncio su Holidaylet­tings.it e aveva bloccato la casa con un versamento di 1.350 euro per pernottare tra il 25 febbraio e il 3 marzo.

A Cortina, fortunatam­ente, durante la stagione estiva non si sarebbero verificate altre truffe simili. In ogni caso, sottolinea­no i Carabinier­i, meglio chiedere sempre informazio­ni in più e controllar­e in ogni modo l’esistenza degli appartamen­ti e l’effettiva disponibil­ità prima di prenotare.

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Attenzione alle truffe Turisti in passeggiat­a a Cortina

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