Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Una pantera di nome Laura
La Melandri è pronta alla sua nuova avventura con la maglia dell’Imoco Conegliano: «Non ho preferenze sui trofei, mi interessa soltanto vincere»
CONEGLIANO «Se potessi scegliere cosa vincere? Mi va bene tutto, ancora non ho conquistato nulla in carriera».
Schietta e sincera, Laura Melandri si presenta ai tifosi dell’Imoco che nella prossima stagione avranno il privilegio di vederla giocare con la maglia delle Pantere. La nuova centrale di Conegliano, 22 anni e classe da vendere, si affaccia per la prima volta in una grande squadra con ambizioni di alta classifica e la voglia di prendersi quel tricolore sfuggito nella scorsa stagione.
La giocatrice romagnola si è aggregata alle compagne e insieme a coach Daniele Santarelli sogna un anno da protagonista per un ruolo ad alta concorrenza in un reparto affollato di talenti: «Da avversaria ho giocato diverse volte contro Conegliano ed è un onore vestire questa maglia. L’anno scorso abbiamo fatto tante battaglie, adesso è un’altra storia e sono davvero carica. Il valore della squadra è molto buono in tutti i reparti. La campagna acquisti è stata ottima, siamo competitive e complete su tutti i fronti. Ogni atleta avrà un ruolo fondamentale. Abbiamo tanti traguardi e diversi obiettivi da raggiungere, servirà lucidità e unità d’intenti in campionato e in Coppa».
Il reparto dei centrali dell’Imoco è di primissimo livello, un motivo in più per affinare la tecnica di gioco in tutti i fondamentali e mettersi alla prova anche durante la settimana: «Allenarsi quotidianamente con compagne di talento è uno stimolo aggiunto e mi permetterà di crescere. Murare giocatrici di questo talento e giocare contro palleggiatori di livello servirà a migliorarsi ogni giorno. Ho già parlato col nostro allenatore, ha un progetto tecnico per me a 360 gradi che mira a perfezionare un po’ tutti gli aspetti. Sono prondel ta e carica. Lavorare con atlete come quelle di Conegliano è una sogno».
Lei, che da avversaria si è sempre galvanizzata di fronte al pubblico del Palaverde, quest’anno potrà contare sul supporto di una delle tifoserie storiche nel panorama nazionale volley, capace di fare la differenza nei momenti clou delle partite:
«Giocherò in uno dei palazzetti più caldi d’Italia, mi stimola il tifo contro, figuriamoci averlo a favore. Forse il Palaverde è uno dei parquet più emozionanti. E’ bello vedere la passione del pubblico per la squadra e per la società. Adesso è importante lavorare e amalgamarci. Io sono una persona molto socievole, non ho mai avuto problemi con le compagne, ci sono degli innesti nuovi, ma bene o male ci conosciamo tutte e presto diventeremo un bel gruppo. Le compagne che ho incontrato mi sono sembrate simpatiche, poi vedremo durante la stagione come andrà. Quando ci sono tanti obiettivi è fondamentale che la squadra sia unita».
E pensare che per tenersi in forma quest’estate ha puntato sul beach volley: «E’ il primo anno che lo faccio e mi è servito per mantenere attivi i fondamentali perché fermarsi per quattro mesi non era mai capitato. E’ una bella esperienza: è importante respirare pallavolo in estate sia per le atlete sia per il pubblico. Uno stop troppo lungo rischierebbe di creare problemi”.