Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il nuovo piazzale del Casinò Così cambia la Mostra

A due giorni dall’inizio della mostra, viene restituito il piazzale dopo la ristruttur­azione. Baratta ringrazia Brugnaro: «Il caso del “buco” andava affrontato con coraggio. E ora l’interno»

- Di Sara D’Ascenzo

Da tempo non si posano più prime pietre. Perché l’ultima che si posò qui, esattament­e nove anni fa, il 28 agosto del 2008, e che in tre anni doveva lasciare spazio al nuovo palazzo del cinema e dei congressi del Lido, al Lido non ha portato per niente bene. E perché da tempo nell’area della cittadella del cinema si preferisce sistemare o ottimizzar­e quello che c’è, riportare ad antichi e più sobri splendori quanto fatto in passato quando le risorse c’erano, invece di imbarcarsi in imprese faraoniche che appartengo­no ormai ad album di fotografie che è meglio confinare in soffitta. È con questo spirito che ieri si è guardato al nuovo piazzale davanti all’ex Casinò restituito alla città dopo nove anni con un certo sollievo.

È tornata la scalinata (non alta come quella che tutti i cinefili ricordano, ma c’è) e davanti alla scalinata, per «segmentare» lo spazio, come ha detto il presidente della Biennale Paolo Baratta, una fontana raso terra fatta di cinquanta spruzzi che è pronta a cogliere di sorpresa chi passerà per il piazzale. E in tutta l’area 60 metri lineari di rastrellie­re per le biciclette, messa a disposizio­ne dal Comune e dalla Biennale. Accanto al piazzale anche il palazzo del Cinema, progettato nel 1937 dall’ingegnere acustico Luigi Quagliata risplende di una nuova luce, grazie al bianco e alle trecento sfere di vetro di Seguso vetri d’arte pronte a illuminare la scritta Mostra internazio­nale d’Arte cinematogr­afica che è tornata a marcare i luoghi. Ieri all’inaugurazi­one il presidente Baratta e il sindaco Luigi Brugnaro hanno «restituito» l’area alla città, anche se alcuni lidensi non hanno mancato di far circolare una loro lettera per esprimere la preoccupaz­ione che quanto sistemato per i dieci della Mostra il 10 settembre «torni nella sua desolazion­e». Sindaco e presidente si sono ringraziat­i, a vicenda perché la collaboraz­ione tra enti ha fatto sì che il «palabuco» sia stato archiviato.

«Il buco andava affrontato con coraggio - ha detto Baratta - il sindaco ha sciolto nodi e ha dato vita a un punto fondamenta­le per la riqualific­azione del piazzale. Ora aspettiamo la risistemaz­ione dell’interno del Casinò, sappiamo che i fondi sono già stati impegnati a questo scopo. Oggi nasce un’entità urbanistic­amente compiuta. Il buco pubblico è stato coperto, per il buco privato aspettiamo il Des Bains. Considerer­ò il progetto concluso quando potremo tornare a usarlo. E’ un pezzo del sentimento del cine-

ma del mondo». «Mi sento di girare i ringraziam­enti ai cittadini di Venezia e del Lido - ha detto Brugnaro -. Era quello che avevo promesso di fare. La difesa della Mostra la vogliono prima di tutto i lidensi. Ringrazio anche Sacaim e le altre imprese che hanno lavorato che hanno fatto qualcosa in più perché si sentono cittadini. La strategia che abbiamo adottato è vedere il Lido come il luogo d’eccellenza che era tanti anni fa. I “buchi” si creano quando il Comune o gli enti vogliono fare loro, ma non sono più quei tempi. Dobbiamo dare spazio ai privati. Come con l’ospedale al Mare, il Blue Moon, l’Excelsior, l’aeroporto Nicelli che andrebbe collegato con Asiago e Cortina, il golf club da rilanciare. Bene usare l’isola del Lazzaretto vecchio per la realtà virtuale, anche su Poveglia la questione resta aperta».

Il Lido potrebbe diventare la vetrina di un futuro diverso per Venezia. Ma per ora si fanno i conti col presente. Domani per la serata inaugurale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i ministri Dario Franceschi­ni, Maria Elena Boschi e Claudio De Vincenti arriverann­o in un Lido blindato, con la sala operativa del G8 di Taormina trasferita in toto al quarto piano dell’ex Casinò. Dopo il film il presidente della Repubblica non parteciper­à alla festa della Biennale all’Excelsior, mentre ci saranno i tre ministri. Dispiaciut­o Baratta della concomitan­za della festa di Vanity Fair a Ca’ Rezzonico? «Non mi interessa», dice. Mentre tra i primi arrivi la più veloce a postarsi al Lido è stata la super modella Bianca Balti, all’Excelsior con la figlia più piccola.

 ??  ?? Squadra Il sindaco Luigi Brugnaro (a sinistra) con Laolo Baratta, presidente della Biennale
Squadra Il sindaco Luigi Brugnaro (a sinistra) con Laolo Baratta, presidente della Biennale
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy