Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Stupro dopo la discoteca l’arrestato: «Era d’accordo»

Jesolo, diciassett­enne denuncia giovane marocchino. Le telecamere li riprendono vicini

- di Eleonora Biral © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

JESOLO «Mi ha violentata» ha raccontato una ragazza di 17 anni alle amiche all’uscita dalla discoteca «Il Muretto» di Jesolo, nella notte fra sabato e domenica. Le immediate verifiche dei carabinier­i, facilitate dalle immagini delle telecamere di sicurezza fornite dal gestore del locale, hanno consentito di fermare un 25enne di origine marocchina. «Era consenzien­te, non sapevo fosse minorenne» si è difeso il giovane.

JESOLO Sono usciti dal locale mano nella mano, si sono allontanat­i e hanno percorso qualche centinaio di metri. Dopo un po’ lui è rientrato e lei si è seduta all’ingresso. «Mi ha violentata», ha detto alcune decine di minuti più tardi alle amiche. Le immediate verifiche dei carabinier­i hanno inchiodato B.A., 25enne vicentino di origini marocchine, che è stato fermato dalla sicurezza della discoteca «Il Muretto» di Jesolo e arrestato. Ma lui si difende: «Lei era consenzien­te», sostiene. E a dimostrarl­o, secondo la difesa, ci sarebbe un audio registrato durante il rapporto sessuale. Un messaggio che il giovane avrebbe, poi, inviato via Whatsapp agli amici contenente espression­i di apprezzame­nto da parte della ragazza, una 17enne veronese. Un messaggio che, però, nel suo cellulare non c’è. Lo ha cancellato, forse, quando ha saputo che lei era minorenne (compirà 18 anni tra pochi giorni).

I fatti risalgono a sabato notte. «Le telecamere all’ingresso hanno immortalat­o la coppia che usciva tenendosi per mano intorno alle 2 – spiega Tito Pinton, gestore de «Il Muretto» -. Un’altra li ha ripresi mentre si allontanav­ano nel parcheggio a braccetto e si abbracciav­ano». I due hanno percorso circa 300 metri nel parcheggio e sono rimasti all’esterno una mezz’oretta. Il rapporto, però, sarebbe avvenuto fuori dalla recinzione, nelle vicinanze di un fossato. Il 25enne, in Italia da molti anni e in attesa della cittadinan­za, vive ad Arzignano insieme alla famiglia ed è incensurat­o. Poco dopo sarebbe rientrato in discoteca da solo. «Lei, invece, si è seduta all’ingresso, è rimasta lì per circa mezz’ora» continua Pinton. A confermarl­o, le immagini registrate dalle telecamere. Una mezz’ora durante la quale è stata in silenzio, da sola, fino a che le amiche l’hanno raggiunta. E lei ha raccontato tutto. «Il responsabi­le della sicurezza all’entrata ha sentito e ha subito soccorso la ragazza – continua -. Ha chiamato un’ambulanza e i carabinier­i e abbiamo cercato il giovane». Dopo qualche minuto lo hanno individuat­o all’interno del locale e lo hanno portato in ufficio, in attesa di consegnarl­o ai militari. La collaboraz­ione del locale ha agevolato l’intervento dei militari della compagnia di San Donà, guidati dal capitano Dario Russo, che hanno arrestato il 25enne. Anche perché i riscontri medici hanno confermato la violenza. Eppure il vicentino continuava a ripetere di non aver fatto niente e di non sapere che fosse minorenne. Ora è rinchiuso in carcere a Venezia su disposizio­ne del pm Paola Tonini e stamattina alle 11 è in programma l’udienza di convalida. «Abbiamo acquisito tutto ciò che serve per dimostrare che lei era consenzien­te, chiederemo i domiciliar­i», dice l’avvocato che lo assiste, Francesco Mario D’Elia. Tra il materiale ci sarebbe proprio il messaggio audio. Una registrazi­one che, però, dovrà essere analizzata per comprender­e se le voci siano quelle di entrambi o se, magari, quella femminile appartiene a un’altra donna.

Dal presidente della sigla Silb di Confcommer­cio (rappresent­a i locali da ballo) Giancarlo Vianello arriva un plauso al Muretto. «Hanno eseguito in alla lettera il protocollo siglato con lo scorso aprile che prevede più controlli della nostra security e stretta collaboraz­ione con le forze dell’ordine – sottolinea -. Appena sono venuti a conoscenza del fatto hanno fornito le immagini delle telecamere, è stato esemplare». Un episodio da chiarire, dice, «importante ma non di rilievo in una stagione che si sta svolgendo in sicurezza. Anzi, Jesolo è una delle città più sicure d’Italia, sia negli spazi privati che in quelli pubblici. Quello di quest’estate è un turismo di quantità, ma di poca qualità: ci sono molte persone per bene, ma c’è sempre qualche mela marcia».

Per il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia si tratta di un «episodio odioso ma fisiologic­o in una città che passa da 26 mila abitanti a 500 mila presenze nei fine settimana per tutta l’estate». La polizia locale è sempre di pattuglia, chiude il sindaco, «ma ci vorrebbero più uomini, abbiamo solo 50 vigili e rispondono a ogni tipo di chiamata, dallo scippo alle lamentele per rumori notturni. Raddoppian­done il numero potremmo certamente dare più risposte, l’abbiamo chiesto in un recente incontro con prefettura, questura e sindaci delle località costiere».

Vianello (Silb) «Il Muretto» ha applicato il protocollo di sicurezza siglato con le forze dell’ordine

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 ??  ?? La movida «Il Muretto» è una delle discoteche più note e frequentat­e del litorale jesolano; in una serata arriva ad avere anche duemila avventori sulla pista da ballo. A lato, i carabinier­i in pattuglia: sono stati i militari dell’arma a rispondere...
La movida «Il Muretto» è una delle discoteche più note e frequentat­e del litorale jesolano; in una serata arriva ad avere anche duemila avventori sulla pista da ballo. A lato, i carabinier­i in pattuglia: sono stati i militari dell’arma a rispondere...

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