Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Dunkirk», il film all’Arsenale tra lampi e sommergibili
Proiezione speciale del film di Nolan fra i cantieri navali
Lampi e tuoni sopra Venezia, il cielo che si chiude dal grigio al nero. A meno di un’ora dall’orario previsto per l’inizio della prima italiana di Dunkirk di Christopher Nolan, nella cornice senza tempo dell’Arsenale, pareva anche ai quasi mille ospiti dell’evento di essere dentro a Dunkirk, anche loro intrappolati su una costa in attesa di essere salvati. E quasi pareva che tutto dovesse saltare per il maltempo arrivato a Venezia dall’entroterra, tanto che alcune delle lance che portavano gli ospiti erano state bloccate in attesa di capire se l’attesa prima di sarebbe potuta fare. Poi, d’improvviso, il cielo ha graziato la Warner Bros. e l’evento organizzato a Venezia per lanciare il film, che uscirà nelle sale italiane il 31. Il sommergibile grigio (che giace lì da anni), posto accanto allo schermo, si è allora illuminato, con il titolo del film, Dunkirk, che ricorda la città in cui si consumò l’operazione Dynamo, in Francia, nel 1940, quando più di trecentomila soldati, inglesi ma anche francesi furono salvati dagli inglesi con migliaia di barche che partirono dalla costa inglese. Luci blu notte, suoni di guerra, suspence. Gli elementi connaturati al luogo misti a suoni e luci del film, per un evento fortemente voluto dall’amministrazione, che si è trasformato in una pre-preapertura della Mostra del Cinema. Assenti cast e regista del film, red carpet srotolato per ospiti, pubblico che si era accreditato e anche qualche barca a remi che il Comune aveva autorizzato e che non si è lasciata scoraggiare dal fortunale aleggiato su Venezia. Tra le autorità il sindaco Brugnaro arrivato con ospiti dell’emiro del Qatar Al Thani. Sulle lance dirette all’Arsenale controlli con metal detector, ma non una proiezione blindata. La tempesta sfiorata ha inevitabilmente ritardato la proiezione. I cancelli si sono aperti alle 21.20, facendo entrare il pubblico che ormai rumoreggiava in fare guerresco. Una volta seduti, la sagoma del sommergibile si è stagliata con tutta la sua forza sul luogo, trasformato dalla magia del cinema.