Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

L’ultimo appello dal Nevegàl «Aiuto dal Comune o stop sci»

Il gestore «Alpe»: confronto subito. Il sindaco: sì, ma niente fondi, è vietato

- Andrea Zucco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Bilanci sofferti sul Nevegàl, Comune chiamato a intervenir­e economicam­ente per salvare la stagione invernale. Dopo l’ultimo inverno segnato dalla poca neve e dagli elevati costi di produzione del manto artificial­e, la società «Alpe del Nevegal» che gestisce gli impianti di risalita del Colle aveva messo le mani avanti già in primavera. «Valuteremo se si creeranno le condizioni per affrontare una nuova stagione invernale» l’avvertimen­to arrivato a inizio maggio, poco prima delle elezioni comunali.

La società investe circa 100 mila euro l’anno per produrre la neve artificial­e, con ovvie ripercussi­oni sui bilanci, già fiaccati da una chiusura anticipata della stagione 2016-2017 a causa della difficoltà di mantenimen­to delle piste. Così, già da qualche mese, la società ha chiesto al Comune un aiuto economico per garantire l’attività durante il prossimo inverno.

«Per il Nevegàl ci siamo sempre spesi, con investimen­ti mirati per il portale informatic­o, per l’ospitalità diffusa e per le piste da mountain bike — replica il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro — Non ci tireremo indietro neanche stavolta, ma per legge non possiamo dare contributi economici a una società privata. Per quelli, meglio guardare ai bandi regionali per il turismo. Come municipio possiamo solo lavorare per uno sviluppo ulteriore. Sull’ospitalità diffusa bisogna andare avanti, è urgente: c’è gente che non rimane sul Colle perché non trova posto, non tutti sono disposti a dormire a Belluno città per andare a sciare in Nevegàl».

Maurizio Curti, presidente dell’«Alpe del Nevegal», chiede comunque una mano a Palazzo Rosso. «Va trovata una formula, siamo una Srl (società a responsabi­lità limitata, Ndr), ma diamo un servizio alla comunità e permettiam­o ai ragazzi e agli sci club di praticare attività sportiva — replica Curti — Serve una soluzione legale per far cadere alcune spese sul settore pubblico. Nei prossimi giorni, in consiglio d’amministra­zione, discuterem­o alcune proposte da fare al Comune e all’Unione montana. Non siamo in contrappos­izione con nessuno, vogliamo solo una soluzione».

Che, fa capire, potrebbe essere anche la presa in carico di alcune attività da parte del Comune. L’estate, precisa, «sta andando bene, ma abbiamo bisogno anche della stagione invernale». Così, Curti attende un confronto con il Comune. «Chiediamo di poterci sedere intorno a un tavolo - conclude Se non si troverà nessuna soluzione si deciderà che il Nevegàl deve chiudere».

Curti («Alpe») Alcune spese siano pubbliche, diamo servizi alla comunità

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Stagione invernale a rischio La società «Alpe del Nevegàl» in difficoltà per i costi della neve artificial­e

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