Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
L’elettrodotto anti-blackout sarà interrato
Collegamento Cortina-Auronzo, accolte le istanze dei sindaci per tutelare l’impatto ambientale Terna: «Soluzione condivisa. In vista dei Mondiali 2021 c’era bisogno di potenziare la rete»
CORTINA D’AMPEZZO Per evitare altri blackout, per tutelare il paesaggio dolomitico, l’elettrodotto sarà interrato. Va detto che la cittadinanza era stata ascoltata. Terna, operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica, più che lo scontro aveva cercato il confronto. E tra la fine dall’anno scorso e gli inizi di gennaio ampezzani e auronzani si erano fatti sentire con un sonoro «no ai tralicci». «Sentenza» di cui la società aveva preso atto. Certo, aveva fatto presente che non sempre una rete interrata sia meno impattante di una aerea, e aveva fatto sapere, sempre agli inizi dell’anno in corso, che avrebbe fatto le proprie valutazioni.
Bene, la notizia è una sola: il collegamento tra Auronzo di Cadore e la Regina delle Dolomiti sarà realizzato in cavo interrato. Pertanto, si può dire che il confronto tra il gestore e le realtà locali ha funzionato, nel senso che è stata trovata una soluzione condivisa, nel contesto, come dice la società, «di un positivo confronto». Terna fa sapere che si tratta di un bilanciamento tra le richieste della comunità e le «esigenze di ammodernamento della rete, anche in previsione degli importanti appuntamenti sportivi internazionali in calendario nel 2021».
Nello specifico, il collegamento sarà tra le località di Somprade e Zuel. E che un ammodernamento sia necessario è abbastanza evidente: si pensi solo alla successione di blackout che congelarono il Bellunese tra la fine di dicembre del 2013 e gli inizi di gennaio 2014. Proprio a seguito di questi eventi, legati a condizioni climatiche sfavorevoli, Terna e la Regione nel 2014 avevano avviato il confronto in vista di nuove opere, più sicure e efficienti. «Terna – rende noto la società - sta ora proseguendo il confronto con il territorio, studiando con i Comuni e con gli altri soggetti locali interessati le localizzazioni più opportune del tracciato. Entro gli inizi di ottobre, Terna convocherà nuovamente la popolazione per presentare pubblicamente il progetto. L’intervento è necessario per mettere in sicurezza la rete elettrica dell’Alto Bellunese le cui linee a 132 kV sono oramai obsolete e si sviluppano in corridoi indipendenti non collegati tra di loro».
E poi nel 2021 a Cortina ci sono i Mondiali di sci. Non sarebbe un figurone se saltasse la luce. Pertanto, è ora di passare ai fatti. La soluzione, comunque, va bene anche ad Auronzo di Cadore. Il sindaco Tatiana Pais Becher ricorda il suo «no» di qualche mese fa: «Non potevamo certo permettere che il patrimonio ambientale di rara bellezza lasciatoci in eredità dai nostri avi, oltre ad essere Patrimonio Dolomiti Unesco, venga per sempre rovinato da tralicci che potrebbero avere un’altezza di 30 metri». Ora il pericolo è scampato. Va detto che altrove, nel Bellunese, i contrasti sono stati più profondi. Alla fine di luglio, per esempio, il ministero del Beni culturali ha detto di no all’elettrodotto in Valbelluna. In pratica, secondo la Sopraintendenza, il progetto per le nuove linee dell’alta tensione tra Pieve di Cadore e Belluno prevederebbe piloni troppo impattanti a livello paesaggistico. Terna, però, ha fatto sapere che «il parere non è vincolante, l’opera non è stata bloccata e l’iter va avanti».