Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
De Bortoli a Una Montagna di Libri «La stampa sia scettica con il potere»
«Buzzati? Era un grandissimo titolista. E quando a un certo momento scoprì che la Sacra Rota aveva annullato un matrimonio per impotenza del coniuge propose al direttore Missiroli di fare un titolo esplosivo: “Non coniugava l’imperfetto”». La sala cortinese, a «Una Montagna di Libri», esplode in una risata. Erano veramente in tanti, oltre duecento, coloro che hanno ascoltato nei giorni scorsi Ferruccio de Bortoli a Cortina d’Ampezzo, per uno degli ultimi appuntamenti di agosto del festival di incontri con l’autore, che ha registrato, nell’estate, il tutto esaurito.
Occasione la presentazione del libro dell’ex direttore del Corriere della Sera, Poteri forti (o quasi) (La nave di Teseo), memoir di quarant’anni di giornalismo. «Missiroli, che aveva paura anche della propria ombra, tolse quel titolo», prosegue de Bortoli. Ma si parla di molte cose, a Cortina. Dal ruolo dei giornali («La stampa con il potere? Deve essere scettica e critica. Dove i giornalisti plaudono il potere nascono politiche dannose») a qualche autocritica: «una macchia del giornalismo è di non aver ridato la dignità perduta a gente uscita assolta dai processi. Possiamo fare meglio», spiega. Sulle banche venete: «gli italiani tendono a proteggere istintivamente le istituzioni del territorio, sia quando si comportano bene, come fanno molte popolari, sia quando sono meno etiche», commenta de Bortoli. Quanto all’imprenditoria italiana, «ha spinto per le privatizzazioni per poi rintanarsi in monopoli privati: troppa paura della concorrenza».
Una Montagna di Libri prosegue il prossimo 15 settembre con l’incontro con il re della narrativa spagnolo Carlos Ruiz Zafón.