Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Le «notti bianche» di Bianca ed Eva prova il dialetto
Attori e modelle scatenati sui social. Prime prove di mondanità all’Excelsior e a Ca’ Rezzonico
Correva l’anno 2003 e l’attore Stefano Accorsi era giurato sotto il presidente Mario Monicelli. L’allora compagna dell’attore, Letitia Casta, che con gran gioia dei fotografi l’aveva seguito al Lido, si aggirava per la Mostra camminando rasente i muri, sgattaiolando in sala quando le luci erano già spente e il film stava cominciando perché nessuno potesse vederla o peggio fotografarla.
Sono passati quindici anni, un’era geologica nella nostra cultura, e Roberta Pitrone, ballerina, fidanzata del padrino Alessandro Borghi, ha una missione in questo soggiorno veneziano: raccontare ogni minuto del suo bello nelle vesti di padrino, dal selfie chiesto davanti alla darsena del Casinò al viaggio in motoscafo per raggiungere la festa di Variety con lei che racconta, non senza una dose di notevole autoironia: «Amore ma chi ci sarà?», chiede lei a lui. «Annette Bening amore». E lei: «E chi è?». Tutto doviziosamente raccontato dal suo account Instagram. Ma la Pitrone non è l’unica che allevia il lavoro del giornalista di colore pubblicando scatti e video privati sul suo profilo.
Del soggiorno veneziano della top Bianca Balti, arrivata al Lido col neosposo e la piccola Mia, sappiamo quasi tutto sempre grazie a Instagram, dai vestiti provati per la cena davanti allo specchio ai capelli che anche a un top non sopravvivono al viaggio in motoscafo alla piccola Mia che evidentemente ha qualche problema a superare il jet lag se all’alba ancora saltava buttandosi sul letto dei genitori in una suite dell’Excelsior mentre Bianca scriveva disperata: vogliamo dormire. E anche l’ex top model Eva Riccobono, arrivata al Lido in versione familiare con compagno e figlio, in motoscafo si lancia in una Instagram story con tanto di tentativo, sempre encomiabile per una siciliana che vive al Lido, di cimentarsi col dialetto veneziano: «Si va in gita a Venessia».
Di un’altra generazione, la presidente di giuria non si mostra, ma nemmeno si nasconde. E in conferenza stampa rivela: «Ieri sono stata alla Biennale d’arte. È una tale fonte d’ispirazione per me...».
Insomma, la mondanitá comincia a muoversi su Venezia. E sono cominciate anche le feste. Dopo ieri sera, e il doppio party diviso tra spiaggia dell’Excelsior, col gala della Biennale e Ca’ Rezzonico, con la cena di Vanity Fair, stasera si re-
plica con Vanity Fair e un cocktail ai Granai in onore del fotografo David Montgomery. Al San Clemente Kempinski, che quest’anno ha sbaragliato la concorrenza accaparrandosi molti degli eventi più esclusivi, ceneranno Ethan Hawke e Amanda Seyfried, protagonisti questo pomeriggio della passerella per il film First reformed di Paul Schrader. Per chi non becca un invito neanche a morire, il consiglio è di provare a imbucarsi con un vestito buono ma non troppo. Come spiegava una signora portandosi via con nonchalance uno dei cappelli «di scena» del party di Variety di martedì sera all’hotel Danieli, «meglio non essere overdressed».