Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il più acclamato Matt Damon si è concesso una bella dose di selfie, compresa una foto ricordo con Jo Squillo e Valentina Pitzalis. Cousins sfila in kilt da sera

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primo piano nel panorama internazio­nale e con un parterre a metà tra l’istituzion­ale e il mondano che da tempo non si vedeva dalle parti del Lido. Complice la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato puntuale poco prima dell’inizio della cerimonia inaugurale nel palazzo del cinema alle 19, applaudito tre volte e omaggiato con una standing ovation dalla platea della Mostra.

Oltre a lui quattro esponenti del governo Dario Franceschi­ni, Pier Carlo Padoan, Maria Elena Boschi, Claudio De Vincenti - il vicepresid­ente della Corte Costituzio­nale Giorgio Lattanzi, le autorità locali con in testa il presidente della Regione Luca Zaia con la moglie, seduto vicino alla moglie del ministro Franceschi­ni in un lungo abito aranciato, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro con la moglie, il capogruppo alla Camera di Forza Italia Renato Brunetta con la moglie Titti in abito blu elettrico con scollo a cuore e stola acquamarin­a, il senatore veneziano Felice Casson.

Tutti a occupare le poltroncin­e in velluto per assistere alla cerimonia d’apertura e al film inaugurale, Downsizing di Alexander Payne, nuove strutture di cui la Mostra dispone: il cubo rosso della sala Giardino per annunciare il nuovo, il Lazzaretto Vecchio per «annunciare il nuovissimo». Poi, nel tempio del cinema, la parola è passata alle immagini, con un estratto dei lungometra­ggi in concorso nelle due sezioni competitiv­e della Mostra: Orizzonti e Venezia74. «Vediamo tanti film senza pagare il biglietto e ci danno pure il pranzo e la cena - ha scherzato il regista Gianni Amelio che guida Orizzonti - i film non sono cavalli, non corrono per arrivare uno prima dell’altro, dobbiamo guardare i film con occhio limpido». E una dichiarazi­one d’amore alla settima arte è arrivata anche dall’attrice Annette Bening, presidente di Venezia74, in abito nero fasciante con mezza manica di paillettes: «Facciamo film perché amiamo i film, per me il cinema è il momento del silenzio quando si entra in sala e dell’emozione. Possiamo perderci nel modo migliore che abbiamo ed essere di nuovo bambini, che siano uomini, donne, commesse o presidenti degli Usa o dell’Italia. Sono profondame­nte onorata di essere presidente di giuria».

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