Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Figlio pirata genitori eroi
Genitori che pensano solo a salvare il loro «cucciolo», come ancora probabilmente lo sentono, dalla punizione. Ma il castigo deve seguire il delitto o anche semplicemente l’errore, l’indisciplina, il bullismo e la violenza di ogni tipo. Solo così chi sbaglia impara, sulla propria pelle, a non trasgredire, specie se la trasgressione può danneggiare altre persone, soprattutto se a queste persone toglie la vita. Il turista sloveno ucciso dal ragazzino veneto lascerà nella sua famiglia un dolore ancora più forte di quello certamente provato dai genitori dell’involontario assassino. La vittima vale sempre più di chi la uccide. Ma «denunciare» un figlio comporta una sofferenza tremenda, che può anche provocare un risentimento non facilmente estinguibile. Però due genitori capaci di oltrepassare questo dolore sapranno certo far superare al figlio l’eventuale rancore. Facendogli capire che l’espiazione è il giusto rimedio al male commesso: un rimedio che se non libera dalla colpa può, col tempo, alleggerire il rimorso, rendere migliore la vita. Questo gli faranno capire quella madre e quel padre, da piccoli eroi quali sono.