Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Porto, Mion al timone di Vtp: «Il nodo grandi navi va risolto»
Vago, presidente Msc, in cda. La Regione deve scegliere se restare o vendere
VENEZIA «Il problema va risolto. Non si può passare tutta la vita con la polemica delle grandi navi». Chiusa l’esperienza al vertice di Popolare Vicenza, Gianni Mion riparte dalla presidenza di Venezia Terminal passeggeri, la spa che gestisce la Stazione marittima del porto, da cui transitano i passeggeri delle navi da crociera. Lo storico manager di casa Benetton, è stato nominato ieri pomeriggio dall’assemblea dei soci di Vtp, indicato nel cda a 5 da Veneto Sviluppo insieme alla docente di diritto amministrativo Chiara Cacciavillani. La finanziaria regionale detiene la quota di maggioranza di Apvs, la scatola societaria dove sono presenti anche le compagnie di crociera - Royal Caribbean, Costa, Msc e i turchi di Global Ports - che controlla Vtp con il 53%, dopo l’uscita nel 2016 dell’Autorità portuale.
Certo, la questione grandi navi è fondamentale per Vtp. «Come sono arrivato qui? Veneto Sviluppo mi ha chiesto se fossi interessato al ruolo - replica Mion -. La questione navi, ovvio, non dipende da noi. Ma l’obiettivo è di dare un contributo. Nel mio caso, dopo aver capito per bene la questione».
Anche perché per ora Vtp paga le conseguenze dello stallo. Il bilancio 2016 approvato ieri, l’ultimo firmato dopo 15 anni dal presidente Sandro Trevisanato, registra un fatturato di 33,7 milioni di euro, stabile rispetto ai 33,6 del 2015. E senza ritocchi alle tariffe, grazie solo al taglio costi, il margine operativo lordo cresce del 6,4%, da 9,7 a 10,1 milioni, e l’utile netto addirittura del 22%, da 3,1 a 3,8 milioni. Ma i 63 mila crocieristi persi solo nel 2016, oltre 220 mila dal 2013, non possono non preoccupare. In ballo ci sono le soluzioni di correggere il tetto delle 96 mila tonnellate per le navi in ingresso con limiti qualitativi che spostino un po’ più in su l’asticella. E di risolvere in via definitiva il nodo facendo approdare le grandissime navi a Marghera e mantenendo le altre alla Marittima, adeguando il canale Vittorio Emanuele, anche per non disperdere gli investimenti compiuti sul terminal.
Mion fa capire di non avere ancora idee precise: «L’obiettivo è risolvere una volta per tutte il problema. Al pari di mandare avanti una gestione laica, tecnicamente all’altezza della società». Facendo leva sia su Cacciavillani che sul direttore generale Galliano Di Marco, «manager d’esperienza, passato per Atlantia ed F2i».
Ma oltre le congratulazioni di prammatica, come quelle del presidente dell’Autorità portuale Pino Musolino, Mion dovrà poi guidare per Regione e Veneto Sviluppo la scelta strategica su Vtp. Nel riassetto 2016 Veneto Sviluppo, allora guidata da Massimo Tussardi, aveva strappato ai crocieristi, a cui aveva venduto una quota di minoranza in Apvs, un’opzione di vendita che scade ad aprile 2018. Bivio decisivo. Restando, la Regione mantiene un ruolo sui flussi turistici, ma si assume l’onere di trovare una via per far ricrescere Vtp; se esce, cede la partita, con le sue incognite, ai crocieristi, monetizzando la quota di controllo al prezzo del 2016, che sarà difficile da rivedere. Mion fa capire che non ci sono strategie o consegne definite nei colloqui avuti con il presidente della Regione, Luca Zaia.
Le parole del presidente di Veneto Sviluppo, Fabrizio Spa- gna, che ha legato ieri la nomina di Mion e Cacciavillani «all’impegno preso di mantenere in mano pubblica la maggioranza del terminal», paiono confermare la presa su Vtp. Ma ci sono anche osservatori pronti a scommettere, dopo ieri, che la scelta finale cadrà sulla vendita. Se Zaia, con le nomine, ha stretto il controllo su Vtp, altrettanto hanno fatto i crocieristi con due figure di primo piano: Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di Msc, che aveva trattato l’ingresso in Apvs, e il confermato Howard Frank, presidente di Costa dopo una carriera di vertice in Carnival (la quinta poltrona è di Monica Scarpa, Ad di Save, che ha il 22%). Segnali, si dice, che, dopo un anno di calma piatta, la partita intorno a Vtp è pronta ad entrare nel vivo.
Il manager Non si può continuare con le polemiche Diremo la nostra