Si spoglia alla fermata e molesta la ragazzina ma finisce in manette

Gaiarine, fermato dopo avere ripetuto la scena in un bar

GAIARINE Si spoglia e si masturba davanti a una ragazzina di 13 anni. Scappa e lo rifà poco dopo davanti a una barista. Ma quelle esibizioni, in particolare quelle ostentate davanti a una minore, hanno fatto finire in manette il maniaco, che ha vari precedenti analoghi alle spalle e che resterà agli arresti domiciliari in attesa del processo.

I fatti sono accaduti mercoledì mattina, a Gaiarine. L’uomo, un 47enne di Pordenone, nullafacente, a bordo della sua auto è arrivato presto in paese, girovagando di strada in strada alla ricerca di una vittima. Anzi, di una giovane vittima. L’ha trovata quando, poco prima delle 8, alla fermata dello scuolabus ha visto una ragazzina in attesa. Si è avvicinato e poi, seguendo il suo osceno copione, si è denudato e ha iniziato a toccarsi davanti a lei.

La tredicenne è rimasta inizialmente impietrita davanti all’atteggiamento dell’uomo ma poco dopo, spaventata, è corsa via e, con il telefono cellulare, ha avvertito i genitori che sono subito corsi da lei e hanno dato l’allarme. Per il 47enne, però, lo show non era finito.

L’uomo, infatti, poco dopo ha raggiunto un bar, è entrato e ha ripetuto la scena davanti alla barista, che era andata al suo tavolo per prendere l’ordinazione. La donna, 40 anni, non si è persa d’animo e lo ha cacciato in malo modo dal locale, chiamando subito i carabinieri e fornendo una precisa descrizione dell’uomo e della sua auto. Alla pattuglia, che era già in zona sollecitata dai genitori della ragazzina, non è servito cercare tanto: i carabinieri lo hanno bloccato nel parcheggio del bar.

Per il 47enne sono scattate le manette. Se si fosse limitato a molestare la barista, sarebbe stato soltanto multato per atti osceni, reato recentemente depenalizzato. Per lui è invece scattata l’accusa di corruzione di minore, reato che si configura quando si compiono atti sessuali in presenza di un minore di 14 anni.

Ieri mattina l’uomo, assistito d’ufficio dall’avvocato Matteo Maccagnani, è comparso in tribunale a Treviso, davanti al giudice che ne ha convalidato l’arresto e ne ha disposto gli arresti domiciliari in attesa del processo, che si terrà il 4 novembre. Vari i precedenti che il pordenonese ha alle spalle, per atti analoghi commessi in Friuli e per i quali starebbe seguendo anche un percorso di cura.

Molestata Alla fermata dello scuolabus