Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Impresa 4.0, l’appello di Confindustria: «Ora i Competence Center»
Non sono operativi ma le industrie stanno già investendo
PADOVA Qualcosa si muove ma la strada è ancora lunga e il tempo stringe. Si può riassumere così il messaggio lanciato ieri dalla conferenza internazionale di Confindustria Padova e Unindustria Treviso «Far crescere l’economia digitale in Europa», dove manager e innovatori hanno discusso di strategie, buone pratiche e implicazioni per la trasformazione dell’industria.
Le ultime novità sono arrivate martedì dalla cabina di regia tra i ministri Carlo Calenda, Pier Carlo Padoan, Giuliano Poletti e Valeria Fedeli: «Il nuovo nome del piano, non più Industria 4.0 ma Impresa 4.0, ci piace perché allarga il concetto a commercio, artigianato, turismo e cultura – commenta Gianni Potti, delegato di Confindustria Veneto al 4.0 -. Ci piace anche l’idea di squadra espressa dai quattro ministri, perché sul tema serve lo sforzo di tutto il governo. Ma chiediamo la proroga degli iper-ammortamenti e una legge regionale per colmare il gap sulla reingegnerizzazione del processo produttivo». Sul fronte dei Competence Center, gli organismi di raccordo tra università e imprese previsti dal piano 4.0, non c’è ancora nessuna certezza. «Il memorandum tra i nove atenei del territorio per creare il Competence Center del Nordest risale al 29 settembre 2016, tra poco compie un anno e il bando non c’è ancora – ricorda Fabrizio Dughiero, prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Padova -. I ministri hanno annunciato che potrebbe uscire a novembre, ma così c’è il rischio di dover spendere tutti i soldi entro fine anno e dunque di fare le cose in fretta. Nel frattempo abbiamo raccolto l’interesse di alcuni provider come Cisco, Bosch e Siemens e abbiamo avviato due progetti di ricerca: uno sull’agroalimentare tra Padova e Trento, l’altro sui modelli di business tra Venezia e Udine».
Insomma, il Nordest fa di necessità virtù. Ma per Enrico Del Sole, delegato a ricerca e innovazione di Confindustria Padova, non basta: «Riteniamo indispensabile rendere operativi i Competence Center e incrementare la rete regionale dei Digital Innovation Hub entro fine anno. Abbiamo tutte le carte per completare il piano 4.0 in cinque anni, se non ce la faremo avremo perso la sfida e non saremo più il secondo polo manifatturiero d’Europa». I dati italiani del primo semestre sulla trasformazione digitale in realtà sono positivi, gli ordinativi interni che sono cresciuti: +11,6% per i macchinari e +10,7% per le apparecchiature elettriche ed elettroniche. «Le imprese stanno facendo importanti investimenti spesso senza avere piena coscienza di cosa significhi trasformarsi in una Smart Factory - osserva Del Sole - Perché ancora prive del supporto dei Competence Center e dei Digital Innovation Hub . Serve un deciso cambio di passo». E il contenitore ideale, dice, è la Fiera di Padova.
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