Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pesta la madre di 84 anni a colpi di «mocio»: allontanat­o e poi arrestato

Giavera, i carabinier­i lo scovano nella legnaia dove si era nascosto

- Milvana Citter © RIPRODUZIO­NE RISERVATA © RIPRODUZIO­NE RISERVATA © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CROCETTA DEL MONTELLO Picchia la madre 84enne, ripetutame­nte. Anche colpendola con lo spazzolone per pulire per terra. Per questo il figlio di 48 anni è finito in manette con l’accusa di maltrattam­enti e lesioni.

L’uomo è stato arrestato all’alba di giovedì dai carabinier­i, che lo hanno scovato nella legnaia della casa della madre dove si era nascosto. Il 48enne era già noto alle forze dell’ordine per la sua indole aggressiva e per vari precedenti relativi a reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di stupefacen­ti. Non lavora e vive in casa con i genitori ultraottan­tenni, che però maltratta con ogni minimo pretesto.

Le denunce nei suoi confronti, da parte degli anziani genitori, erano iniziate a luglio. Dopo l’ennesimo pestaggio. Al culmine di una lite, infatti, l’uomo avrebbe colpito la madre con il «mocio» per i pavimenti, violenteme­nte, tanto da provocarle lesioni per le quali era stata medicata in pronto soccorso e dimessa con una prognosi di 20 giorni. Pochi giorni dopo, ancora botte. E questa volta erano volati schiaffi e spintoni che avevano fatto cadere a terra l’anziana.

Così la donna, insieme al marito, ha deciso di chiedere aiuto ai carabinier­i e ha denunciato il figlio per i maltrattam­enti subiti. Immediato l’avvio di un’indagine e la richiesta da parte della procura di un ordine di allontanam­ento del 48enne dai genitori e dalla loro casa. Il gip Piera De Stefani l’ha accolta e il 16 settembre scorso è stato eseguito. Ma l’uomo lontano da casa c’è stato solo poche ore. Il mattino seguente era di nuovo lì e ancora una volta ha litigato e ha picchiato la madre, che ha chiamato i carabinier­i.

Questa volta al gip è arrivata una richiesta di inasprimen­to della misura, che è stata accordata, e per l’uomo è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per tutta la giornata di mercoledì i militari hanno cercato il 48enne. Lo hanno trovato solo all’alba di giovedì, chiuso nella legnaia dei genitori, e lo hanno arrestato. Ora si trova recluso nel carcere di Santa Bona. GIAVERA Approfitta­va del suo lavoro di meccanico per intercetta­re i clienti, che poi incontrava nei bar della zona per le «consegne». E proprio in un bar, i carabinier­i del nucleo operativo e radiomobil­e di Montebellu­na lo hanno bloccato. E’ così finito in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, Bouabid Elbasraoui, 46enne marocchino, arrestato mercoledì mentre usciva da un locale di Cusignana. I carabinier­i gli stavano dietro da mesi: a casa sua, dove ha anche l’officina, sotto una vecchia stufa, hanno trovato un panetto di hashish da 150 grammi. Cerano anche 5 piante di marijuana. TREVISO Era finito a processo, accusato di abuso dei mezzi di correzione, per avere preso per il collo la figlia adolescent­e. Ma a oltre quattro anni di distanza, è stato assolto con formula piena. La fine di un incubo per il genitore, 50 anni, ma anche per la figlia, oggi ventenne. L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Romano, ha sempre respinto l’accusa. I fatti risalgono al 2013, quando il padre era a casa con la figlia, all’epoca 16enne. Da giorni il clima era teso, perché la ragazza andava male a scuola. Secondo quanto denunciato, il padre l’avrebbe presa per il collo e trascinata per qualche metro. Accusa caduta in aula, dove per altro la figlia è corsa ad abbracciar­e il padre.

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Indole violenta Gli anziani genitori avevano denunciato da luglio le violenze del figlio convivente

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