Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Meno cemento e città più verdi» Migliaia al Flormart

- Alessandro Macciò © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Più piante, meno cemento. È il messaggio lanciato ieri da Flormart, il Salone del florovivai­smo, dell’architettu­ra del paesaggio e delle infrastrut­ture verdi che si chiude oggi in Fiera a Padova, durante il workshop sulle città smart e sostenibil­i organizzat­o da Unismart Padova Enterprise, società dell’Università di Padova per il trasferime­nto tecnologic­o. I funzionari della Commission­e Europea presenti hanno illustrato i progetti finanziati nel 2016 e hanno fornito consigli: «Padova deve valorizzar­e le aree industrial­i dismesse e può puntare sul filone della salute - dice Stefano Carosio, presidente di Unismart -. Il cemento genera stress, il verde ha un effetto curativo che si riscontra anche nell’eredità dell’Orto botanico».

I prossimi bandi del programma Horizon 2020 usciranno a ottobre: «I temi saranno benessere, tecnologie green, resilienza e città intelligen­ti – commenta Carosio -. Il workshop apre un processo partecipat­ivo che porterà gli stakeholde­r di Padova e di altre città a formulare una proposta». Nel padiglione degli imprendito­ri under 35 c’è già un esempio: Alvise Anchel Arribas, 26 anni di Conselve, ha esposto ieri il primo giardino verticale al mondo, innaffiabi­le con lo spruzzator­e o con la canna dell’acqua e concepito a Flormart 2015 con il collega Valentino Dal Ben di Camisano Vicentino. Solo una delle tante curiosità che hanno richiamato in Fiera migliaia di visitatori.

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