Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Meno cemento e città più verdi» Migliaia al Flormart
Più piante, meno cemento. È il messaggio lanciato ieri da Flormart, il Salone del florovivaismo, dell’architettura del paesaggio e delle infrastrutture verdi che si chiude oggi in Fiera a Padova, durante il workshop sulle città smart e sostenibili organizzato da Unismart Padova Enterprise, società dell’Università di Padova per il trasferimento tecnologico. I funzionari della Commissione Europea presenti hanno illustrato i progetti finanziati nel 2016 e hanno fornito consigli: «Padova deve valorizzare le aree industriali dismesse e può puntare sul filone della salute - dice Stefano Carosio, presidente di Unismart -. Il cemento genera stress, il verde ha un effetto curativo che si riscontra anche nell’eredità dell’Orto botanico».
I prossimi bandi del programma Horizon 2020 usciranno a ottobre: «I temi saranno benessere, tecnologie green, resilienza e città intelligenti – commenta Carosio -. Il workshop apre un processo partecipativo che porterà gli stakeholder di Padova e di altre città a formulare una proposta». Nel padiglione degli imprenditori under 35 c’è già un esempio: Alvise Anchel Arribas, 26 anni di Conselve, ha esposto ieri il primo giardino verticale al mondo, innaffiabile con lo spruzzatore o con la canna dell’acqua e concepito a Flormart 2015 con il collega Valentino Dal Ben di Camisano Vicentino. Solo una delle tante curiosità che hanno richiamato in Fiera migliaia di visitatori.