Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
GLI STUDENTI AL CENTRO DELLA SCUOLA
Gentile direttore, ho letto con attenzione la lettera che avete pubblicato ieri firmata dal dirigente dell’istituto Brocchi di Bassano e colgo l’occasione per una riflessione su un tema che è per me...
Gentile direttore, ho letto con attenzione la lettera che avete pubblicato ieri firmata dal dirigente dell’istituto Brocchi di Bassano e colgo l’occasione per una riflessione su un tema che è per me centrale: la necessità di contemperare i diritti delle docenti e dei docenti con quello delle alunne e degli alunni alla continuità didattica.
Le nostre ragazze e i nostri ragazzi guardano con fiducia alla scuola e sanno che è a scuola che acquisiranno la maggior parte di quelle conoscenze e competenze che saranno centrali per la costruzione del loro percorso futuro. Per questo chiedono qualità e serietà. Ed è un dovere di tutta la comunità educante rispondere a questa richiesta positivamente.
Come Ministero quest’anno abbiamo stretto un patto con le famiglie, le studentesse e gli studenti, il personale della scuola. Fin dal mese di dicembre abbiamo lavorato a tutte quelle operazioni che servono per avviare il successivo anno scolastico. Abbiamo elaborato e rispettato un rigoroso cronoprogramma per assicurare una partenza ordinata delle lezioni a settembre.
In alcune regioni del Nord, compresa la vostra, è stato più difficile reperire i profili necessari per le assunzioni, poiché le graduatorie utilizzabili per i contratti a tempo indeterminato, in alcuni casi e per alcune discipline, sono ormai esaurite. La copertura di queste cattedre viene comunque garantita dalle scuole, attraverso le graduatorie di istituto.
Tutta la macchina amministrativa, quella centrale e quella periferica, per arrivare fino alle singole istituzioni scolastiche, ha comunque lavorato incessantemente negli scorsi mesi, estate compresa, nell’interesse di studentesse e studenti.
Lavorare per il bene della scuola e nell’interesse della scuola significa operare per il futuro del Paese. Per questo, davanti a casi che mettono in dubbio la correttezza di chi lavora nelle nostre istituzioni scolastiche, non dobbiamo avere paura di dire che siamo per il rispetto, naturalmente, dei diritti e delle leggi vigenti, ma siamo contro ogni abuso. È per questo che con l’Inps, il Ministero della Salute e le Regioni riuniremo, nella prima settimana di ottobre, il tavolo che ho annunciato lo scorso 4 luglio per elaborare efficaci strategie di monitoraggio e controllo sulla fruizione dei benefici previsti dalla legge 104 da parte del personale docente e amministrativo coinvolto nella mobilità e nelle assegnazioni provvisorie. Si tratta di un atto doveroso nell’interesse del personale della scuola stesso, delle studentesse e degli studenti. Così come dobbiamo essere accanto alle e ai dirigenti che, come quello del Brocchi, denunciano situazioni in cui il diritto alla continuità didattica viene messo in discussione dal modo di agire discutibile di un singolo insegnante.
Siamo, ripeto, per il rispetto delle regole e dei diritti e contro ogni abuso. Verificheremo se ce ne siano stati in questa vicenda, coinvolgendo anche il nostro Ufficio Scolastico Regionale che si è già attivato. E, se dovessero emergere irregolarità, interverremo con le dovute misure. Ma, soprattutto, lavoreremo perché sia sempre più chiaro che il centro della scuola sono studentesse e studenti e il loro diritto ad un apprendimento di qualità.
(* Ministra della pubblica istruzione)
L’annuncio A ottobre vertice per controllo su fruizione dei benefici previsti dalla legge 104