Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Moretti Polegato: «In Italia bravi imprenditori ma non leader e le imprese non decollano»
VENEZIA «L’Italia gode di altissimo numero di imprenditori che, come me, hanno iniziato la loro attività basandosi sulla loro creatività e la loro capacità di immaginare un futuro. Abbinare queste caratteristiche a una leadership in grado di accompagnare lo sviluppo e la crescita di queste imprese darebbe al paese un vantaggio competitivo enorme rispetto a concorrenti americani e asiatici». Mario Moretti Polegato è appena tornato da Hong Kong, dove si è tenuta la Forbes Global Ceo Conference dedicata quest’anno alla leadership imprenditoriale. E dove si è ritrovato ad essere, tra cinquecento manager e capitani d’impresa, l’unico italiano. Sintomo, osserva il presidente di Geox, che al Made in Italy e al Made in Veneto manca la marcia della cultura della leadership per ingranare.
«Il panorama industriale italiano è composto in larghissima maggioranza da piccole e medie imprese la cui dimensione porta spesso i loro titolari a esercitare una leadership di stampo padronale, il famoso “padre padrone” - dice Polegato - . Questo tipo di leadership funziona fino a quando la dimensione dell’azienda lo permette. Superata una certa soglia, il leader deve fare un salto culturale e trasformarsi in un gestore di una squadra che tenderà a diventare sempre più numerosa e internazionale». E quando si arriva a questo punto di svolta, si rischia di sbagliare, di imboccare sempre la strada vecchia e conosciuta. «L’imprenditore non deve perdere la sua visione e perdere di vista la missione aziendale - continua il presidente di Geox - In Italia abbiamo eccellenti piccole medie imprese che tal volta fanno fatica a gestire la crescita, o perché i loro titolari mantengono un approccio padronale o perché il passaggio al modello più manageriale della gestione aziendale fa perdere loro la visione, il sogno da condividere con la squadra».
Un problema molto veneto, quello della vertigine da salto di dimensione. Ma il gap sulla cultura della leadership è una questione che investe tutta l’Europa. «La maggioranza degli imprenditori presente alla Forbes Global Conferenze proveniva dall’Asia e dagli Stati Uniti - racconta Polegato- Eravamo pochi europei ed ero l’unico italiano. Sul nostro continente molti imprenditori sono ancora poco propensi al confronto aperto su come esercitano la loro leadership e se lo fanno, spesso si limitano a non guardare oltre il loro settore di appartenenza. Sono convinto che la dimensione del mercato, sempre più globale, la sua sempre maggiore complessità e la velocità con la quale evolve fanno sì che oggi sia indispensabile guardare anche verso mondi imprenditoriali diversi dal suo in modo da mantenere sempre una visione la più ampia possibile».
La diorezione la indicano le imprese asiatiche e statunitensi. «Noi italiani puntiamo spesso sulla nostra capacità di visione per sviluppare un business mentre gli americani tendono invece a concentrarsi sul tipo di leadership necessario a tale sviluppo - osserva Una delle cose che mi hanno colpito alla Conferenza di Hong Kong e vedere quanto gli imprenditori asiatici siano consapevoli dell’importanza di abbinare visione e leadership per avere successo».