Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Erbe, fiori e dove cresce il futuro
La Bios Line è un’azienda specializzata in selezione di integratori e cosmetici Nelle campagne di Padova ora coltiva biologicamente anche piante officinali
scientifica del professor Stefano Bona dell’Università di Padova, comprende oltre 160 mila piante di echinacea purpurea e pallida, calendula e psillio, da cui si ricavano fitoestratti impiegati in prodotti per rafforzare le difese immunitarie, favorire l’attività intestinale o svolgere un’azione lenitiva. Se non è una rivoluzione, poco ci manca: terreni controllati, coltivazioni ecosostenibili e raccolta nel momento idoneo (tempo balsamico) sono tutti parametri che assicurano prodotti di qualità, normalmente garantiti solo da fornitori di cui Bios Line ora può fare a meno. La superficie coltivata comprende anche un ettaro dedicato esclusivamente alla ricerca, dove vengono testate l’adattabilità e la qualità di diverse specie vegetali come borragine, lino, grano saraceno, iperico, anice, cardo mariano e tagete, che verranno coltivate solo dopo aver superato il test; per combattere gli sprechi d’acqua, inoltre, Bios Line ha messo a punto un impianto di microirrigazione a goccia lungo 35 km che permette un irrigamento più efficiente e la fertirrigazione, una tecnica con distribuzione simultanea Nella foto grande una delle coltivazioni di piante officinali impiantate nei campi acquisiti. Nella foto a destra la sede dell’azienda. La Bios Line è specializzata nella selezione di prodotti d’eccellenza nella cosmesi e negli integratori alimentari. di acqua e fertilizzanti consentiti in agricoltura biologica. I primi riscontri positivi arrivano dalla natura, con la fioritura delle piante che ha richiamato molti insetti impollinatori e gli apicoltori della zona che hanno chiesto ospitalità per produrre miele biologico. Per Bios Line, comunque, la conversione al biologico non è una novità assoluta: nel 2015 l’azienda padovana aveva già affiancato Bonifiche Ferraresi come socio e partner tecnico in un progetto analogo. «La coltivazione biologica di piante officinali richiede un considerevole impegno — dice Paolo Tramonti, amministratore unico di Bios Line —. Per ottenere un prodotto di qualità bisogna tenere conto di molti fattori: dalla selezione delle specie vegetali più adatte alla raccolta, passando per buone pratiche di coltivazione. Solo equilibrando e gestendo in modo ottimale tutti i diversi aspetti si può ottenere un prodotto eccellente».
Bilanci Nel 2016 il fatturato ha sfiorato i 28 milioni di euro (+14%), con una crescita anche superiore all’estero (+17%) e nei negozi di biologico