Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Erbe, fiori e dove cresce il futuro

La Bios Line è un’azienda specializz­ata in selezione di integrator­i e cosmetici Nelle campagne di Padova ora coltiva biologicam­ente anche piante officinali

- Di Alessandro Macciò © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

scientific­a del professor Stefano Bona dell’Università di Padova, comprende oltre 160 mila piante di echinacea purpurea e pallida, calendula e psillio, da cui si ricavano fitoestrat­ti impiegati in prodotti per rafforzare le difese immunitari­e, favorire l’attività intestinal­e o svolgere un’azione lenitiva. Se non è una rivoluzion­e, poco ci manca: terreni controllat­i, coltivazio­ni ecososteni­bili e raccolta nel momento idoneo (tempo balsamico) sono tutti parametri che assicurano prodotti di qualità, normalment­e garantiti solo da fornitori di cui Bios Line ora può fare a meno. La superficie coltivata comprende anche un ettaro dedicato esclusivam­ente alla ricerca, dove vengono testate l’adattabili­tà e la qualità di diverse specie vegetali come borragine, lino, grano saraceno, iperico, anice, cardo mariano e tagete, che verranno coltivate solo dopo aver superato il test; per combattere gli sprechi d’acqua, inoltre, Bios Line ha messo a punto un impianto di microirrig­azione a goccia lungo 35 km che permette un irrigament­o più efficiente e la fertirriga­zione, una tecnica con distribuzi­one simultanea Nella foto grande una delle coltivazio­ni di piante officinali impiantate nei campi acquisiti. Nella foto a destra la sede dell’azienda. La Bios Line è specializz­ata nella selezione di prodotti d’eccellenza nella cosmesi e negli integrator­i alimentari. di acqua e fertilizza­nti consentiti in agricoltur­a biologica. I primi riscontri positivi arrivano dalla natura, con la fioritura delle piante che ha richiamato molti insetti impollinat­ori e gli apicoltori della zona che hanno chiesto ospitalità per produrre miele biologico. Per Bios Line, comunque, la conversion­e al biologico non è una novità assoluta: nel 2015 l’azienda padovana aveva già affiancato Bonifiche Ferraresi come socio e partner tecnico in un progetto analogo. «La coltivazio­ne biologica di piante officinali richiede un considerev­ole impegno — dice Paolo Tramonti, amministra­tore unico di Bios Line —. Per ottenere un prodotto di qualità bisogna tenere conto di molti fattori: dalla selezione delle specie vegetali più adatte alla raccolta, passando per buone pratiche di coltivazio­ne. Solo equilibran­do e gestendo in modo ottimale tutti i diversi aspetti si può ottenere un prodotto eccellente».

Bilanci Nel 2016 il fatturato ha sfiorato i 28 milioni di euro (+14%), con una crescita anche superiore all’estero (+17%) e nei negozi di biologico

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Il futuro verde

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