Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
C’è una cantina global e green
Impronta carbonica pari a zero, risparmio idrico e energetico, attenzione alla biodiversità Eppure Santa Margherita produce un milione e mezzo di bottiglie ed è anche in Canada
Pinot Grigio distribuite nel Paese nordamericano - si parla di circa 1,5 milioni all’anno -, sono certificate con un’impronta carbonica pari a zero in grado di annullare completamente gli 1,6 chilogrammi di anidride carbonica prodotti per ogni bottiglia (per un totale di circa 2.400 tonnellate nell’arco di 12 mesi). Come è possibile tutto questo? Attraverso una serie di interventi diretti nel ciclo di produzione e a riduzioni reali di emissioni in compensazione. Ciò che non è abbattibile nella fase della produzione (trasporto e distribuzione), viene compensato attraverso tre interventi strategici: il progetto avviato nel 2011 per riforestare appezzamenti abbandonati di Montreal per un totale di 375mila alberi piantati su un’area di 109.6 ettari; l’iniziativa che trasforma lo smaltimento in discarica di rifiuti organici comunali della municipalità di Toronto evitando emissioni di metano in atmosfera e il progetto di efficientamento dei carburanti della società di trasporti Bison con l’obiettivo di abbattere le emissioni derivanti dalla movimentazione dei prodotti. «Possiamo affermare che, in misure anche diverse, tutte le nostre tenute hanno sviluppato questa attenzione ambientale - spiegano dal Gruppo -. In Alto Adige, ad esempio, si è lavorato per ridurre l’utilizzo di prodotti della chimica di sintesi e si sono preservati i vigneti di montagna contribuendo alla tenuta geologica; in Franciacorta, oltre alla viticoltura biologica, un nostro brevetto nella delicata fase della sboccatura abbatte l’utilizzo dell’anidride solforosa; in Toscana potremmo già essere certificati “bio” in vigna e grazie all’utilizzo di componenti naturali per la prevenzione delle patologie della vite, come ad esempio l’aloe vera, potremmo quasi parlare di “viticoltura omeopatica”; in Maremma abbiamo preservato il bosco e la biodiversità. L’attenzione è globale ed investe ogni nostro vigneto in tutta Italia». In occasione dell’ultima edizione del Vinitaly di Verona, è stata lanciata anche la nuova Brand identity della tenuta di Torresella, sempre nel Veneziano. Acquisita nel 1984, questa realtà destinata alla coltivazione della vite e dei cereali già dall’epoca romana, è una tenuta che ha fatto della sostenibilità uno dei suoi tratti distintivi con investimenti specifici per ridurre il consumo di acqua dolce, mentre tutta la cantina di vinificazione e di imbottigliamento funziona con l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili della casa madre a Villanova di Fossalta (con l’impianto fotovoltaico e la centrale a biomasse che garantiscono il risparmio di 1.300 tonnellate di Co2 ogni anno). Per ottenere una minore impronta carbonica nelle movimentazioni, inoltre, è stato ridotto anche il peso delle bottiglie della tenuta di Torresella
Carbon free In Canada tutte le bottiglie di Pinot Grigio distribuite sono certificate con un’impronta carbonica pari a zero