Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il carabiniere rapinatore confessa altri tre colpi
PADOVA Insieme al collega Claudio Vitale, napoletano e anche lui ex carabiniere del IV Battaglione Veneto di Mestre, Jacopo Nichetto, 37 anni, veneziano di Chioggia, nel marzo 2015 si era disfatto della divisa dell’Arma per vestire i panni del rapinatore. Tre rapine in serie in diversi centri della cintura urbana di Padova, confessate ieri in tribunale prima di patteggiare 5 anni di carcere come concordato con il pm Sergio Dini. Lui che nel luglio 2016 era stato condannato all’ergastolo, assieme a Vitale, dal tribunale di Nola (Campania) con le accuse di omicidio, tentato omicidio plurimo e rapina. Il 5 marzo 2015 i due ex carabinieri si erano resi protagonisti di una sparatoria lungo la Statale 268, dopo un tentativo di rapina al supermercato della catena Eté di Ottaviano (Napoli). Messi in fuga dall’allarme i due erano stati inseguiti oltre che da una pattuglia dell’Arma, anche da alcuni dipendenti del supermercato, che erano riusciti a speronarli. Ormai braccati, Nichetto e Vitale aveva fatto fuoco contro gli inseguitori uccidendo un ventinovenne, figlio del titolare della catena di supermercati. È stato proprio visionando le immagini di quello scontro a fuoco che i carabinieri di Padova, coordinato dal pm Dini hanno notato più di una somiglianza con i colpi nel Padovano. Su tutte, il mezzo usato dai rapinatori di Ottaviano, una Lancia Lybra identica a quella usata durante i colpi nel Padovano. Del tutto simili poi anche gli indumenti dei rapinatori e il modo di atteggiarsi.