Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
L’illuminazione affidata ai privati «Risparmi e 15mila lampioni nuovi»
Ca’ Sugana studia un project financing. Manildo: «Dove c’è luce c’è anche sicurezza»
TREVISO Se le famiglie si interrogano ogni giorno su come risparmiare sulla bolletta della luce, perché non dovrebbe farlo anche un Comune? Tanto più se il tema dell’illuminazione pubblica è uno di quelli di più ampia portata, dato che trascina con sé dinamiche legate al decoro urbano e alla sicurezza del centro città e dei quartieri.
Lo sviluppo delle periferie è diventato un argomento centrale per l’ amministrazione trevigiana e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi, ma il cambiamento è già in arrivo: il sindaco di Treviso Giovanni Man il doha annunciatola pubblicazione di un bando di gara che, nel giro di pochi mesi, porterà ad affidare a un soggetto privato la gestione del servizio di illuminazione, tagliando i costi di fornitura e manutenzione per poter trasformare una spesa a fondo perduto in investimento.
Il piano comunale di illuminazione pubblica, elaborato grazie al contributo dell’Università di Trento e recentemente discusso dalla giunta, prevede un project financing su tutto il capoluogo, con la sostituzione dei 15 mila punti luce dislocati su 480 chilometri di strade e piazze. L’obiettivo è quello di utilizzare le risorse ora investite per pagare la bolletta in altri servizi. Il risparmio dovuto ai nuovi lampioni più efficienti è stimato in circa il 70% ed è su questo numero che si gioca l’impatto del projet.
La spesa di Ca’ Sugana per la fornitura di energia elettrica è di circa 1,5 milioni di euro all’anno, cifra alla quale bisogna però aggiungere la manutenzione e i costi fissi dei sei dipendenti comunali dedicati esclusivamente a questo settore. Il privato si assumerà l’onere dell’intervento di sostituzione e del rapporto con il forni- tore di energia, mantenendo l’importo complessivo invariato per le casse comunali. Con la sostituzione dei punti luce la spesa scenderà al 30% dell’importo attuale; il resto sarà investito in infrastrutture (che saranno sostituite dal concessionario ), manutenzioni e innovazione. Ovvero, trasformando i tradizionali pali della luce in qualcosa di diverso: punti di ricarica per telefoni o smartph on e,supp orto per l’installazione di telecamere, hotspot. Insomma, funzionerà come perla gestione della sosta a pagamento: il bando pubblico selezionerà l’offerta migliore e già ci sono delle aziende interessate.
Il pubblico guadagna in qualità e risparmia nei costi; il privato si ripaga con il canone della bolletta( tagliato del 70%), con la realizzazione dell’ infrastruttura e le manutenzioni. Per Ca’ Su gana il saldo sarà pari a zero: l’importo della spesa sarà lo stesso di prima, ma spalmato su un’ offerta maggiore e più efficiente dal punto di vista energetico.
«Questo è ciò che intendiamo quando parliamo di realizzare una smart city, per dare significato alla città intelligente calandola nel reale – spiega Manildo – e rispondendo alle esigenze di chi la vive. Con questo progetto ambizioso e concreto vogliamo coniugare risparmi, infrastrutture nuove ed efficienti, servizi accessori tramite un rapporto virtuoso fra pubblico e privato. Ma dove c’è luce ci sono anche sicurezza, decoro e bellezza. A parità di esborso avremo molto di più». L’esempio che porta il sindaco è quello dei passeggi di viale Vittorio Veneto: lì i corpi luce sono stati inaugurati da pochi mesi, con l’installazione di lampade a led a basso consumo ma alta resa.
I tempi per lanciare il project financing sono stretti, il progetto ormai è pronto e l’intenzione di Manildo è partire entro breve: il piano dovrà essere realizzato per stralci ma porterà a regime alla sostituzione di quindicimila lampioni per illuminare a nuovo Treviso .« Il tema dell’illuminazione è quello che più spesso ci viene posto dai cittadini, in centro come nei quartieri – continua il sindaco -. Hanno la nostra totale attenzione e questo piano è stato elaborato appositamente per dare una risposta democratica a tutti i cittadini, senza distinzioni: tutti avranno la stessa luce. Non ci saranno più angoli bui, eliminando pericoli e degrado, e a guadagnarne sarà la qualità della vita, rendendo le strade più belle da percorrere, anche quando scende la sera».