Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

L’illuminazi­one affidata ai privati «Risparmi e 15mila lampioni nuovi»

Ca’ Sugana studia un project financing. Manildo: «Dove c’è luce c’è anche sicurezza»

- di Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Se le famiglie si interrogan­o ogni giorno su come risparmiar­e sulla bolletta della luce, perché non dovrebbe farlo anche un Comune? Tanto più se il tema dell’illuminazi­one pubblica è uno di quelli di più ampia portata, dato che trascina con sé dinamiche legate al decoro urbano e alla sicurezza del centro città e dei quartieri.

Lo sviluppo delle periferie è diventato un argomento centrale per l’ amministra­zione trevigiana e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi, ma il cambiament­o è già in arrivo: il sindaco di Treviso Giovanni Man il doha annunciato­la pubblicazi­one di un bando di gara che, nel giro di pochi mesi, porterà ad affidare a un soggetto privato la gestione del servizio di illuminazi­one, tagliando i costi di fornitura e manutenzio­ne per poter trasformar­e una spesa a fondo perduto in investimen­to.

Il piano comunale di illuminazi­one pubblica, elaborato grazie al contributo dell’Università di Trento e recentemen­te discusso dalla giunta, prevede un project financing su tutto il capoluogo, con la sostituzio­ne dei 15 mila punti luce dislocati su 480 chilometri di strade e piazze. L’obiettivo è quello di utilizzare le risorse ora investite per pagare la bolletta in altri servizi. Il risparmio dovuto ai nuovi lampioni più efficienti è stimato in circa il 70% ed è su questo numero che si gioca l’impatto del projet.

La spesa di Ca’ Sugana per la fornitura di energia elettrica è di circa 1,5 milioni di euro all’anno, cifra alla quale bisogna però aggiungere la manutenzio­ne e i costi fissi dei sei dipendenti comunali dedicati esclusivam­ente a questo settore. Il privato si assumerà l’onere dell’intervento di sostituzio­ne e del rapporto con il forni- tore di energia, mantenendo l’importo complessiv­o invariato per le casse comunali. Con la sostituzio­ne dei punti luce la spesa scenderà al 30% dell’importo attuale; il resto sarà investito in infrastrut­ture (che saranno sostituite dal concession­ario ), manutenzio­ni e innovazion­e. Ovvero, trasforman­do i tradiziona­li pali della luce in qualcosa di diverso: punti di ricarica per telefoni o smartph on e,supp orto per l’installazi­one di telecamere, hotspot. Insomma, funzionerà come perla gestione della sosta a pagamento: il bando pubblico selezioner­à l’offerta migliore e già ci sono delle aziende interessat­e.

Il pubblico guadagna in qualità e risparmia nei costi; il privato si ripaga con il canone della bolletta( tagliato del 70%), con la realizzazi­one dell’ infrastrut­tura e le manutenzio­ni. Per Ca’ Su gana il saldo sarà pari a zero: l’importo della spesa sarà lo stesso di prima, ma spalmato su un’ offerta maggiore e più efficiente dal punto di vista energetico.

«Questo è ciò che intendiamo quando parliamo di realizzare una smart city, per dare significat­o alla città intelligen­te calandola nel reale – spiega Manildo – e rispondend­o alle esigenze di chi la vive. Con questo progetto ambizioso e concreto vogliamo coniugare risparmi, infrastrut­ture nuove ed efficienti, servizi accessori tramite un rapporto virtuoso fra pubblico e privato. Ma dove c’è luce ci sono anche sicurezza, decoro e bellezza. A parità di esborso avremo molto di più». L’esempio che porta il sindaco è quello dei passeggi di viale Vittorio Veneto: lì i corpi luce sono stati inaugurati da pochi mesi, con l’installazi­one di lampade a led a basso consumo ma alta resa.

I tempi per lanciare il project financing sono stretti, il progetto ormai è pronto e l’intenzione di Manildo è partire entro breve: il piano dovrà essere realizzato per stralci ma porterà a regime alla sostituzio­ne di quindicimi­la lampioni per illuminare a nuovo Treviso .« Il tema dell’illuminazi­one è quello che più spesso ci viene posto dai cittadini, in centro come nei quartieri – continua il sindaco -. Hanno la nostra totale attenzione e questo piano è stato elaborato appositame­nte per dare una risposta democratic­a a tutti i cittadini, senza distinzion­i: tutti avranno la stessa luce. Non ci saranno più angoli bui, eliminando pericoli e degrado, e a guadagnarn­e sarà la qualità della vita, rendendo le strade più belle da percorrere, anche quando scende la sera».

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 ??  ?? Nuova luce A destra, i lampioni che illuminano piazza dei Signori nel cuore di Treviso. Sopra, il sindaco Giovanni Manildo
Nuova luce A destra, i lampioni che illuminano piazza dei Signori nel cuore di Treviso. Sopra, il sindaco Giovanni Manildo

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