Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Doppio referendum per l’autonomia Gli emigranti: «Voto scomodo e costoso»
BELLUNO Per esprimere il proprio voto al referendum sull’autonomia del 22 ottobre, i bellunesi residenti all’estero hanno l’obbligo di tornare nel capoluogo. Non solo, devono anche pagarsi il biglietto di andata e ritorno che, in alcuni casi, può rappresentare una cifra notevole.
A raccogliere le numerose proteste degli oltre 43.000 iscritti all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’ estero) è stata l’«Associazione bellunesi nel mondo» (Abm).
«In molti hanno ricevuto la comunicazione delle votazioni per il prossimo referendum sull’autonomia del Veneto e di Belluno — scrive all’associazione Aduo Vio, presidente della Famiglia Bellunese del Nord Reno Westfalia (Germania) — e mi chiedono perché non si possa esprimere il proprio voto per corrispondenza, come nella maggior parte dei Paesi democratici. Siamo indignati per la poca considerazione che godiamo, considerando che la provincia di Belluno ha un quarto della sua popolazione iscritta all’Aire».
La risposta di Oscar De Bona, presidente dell’Abm. «Per i referendum la legge non prevede il voto per corrispondenza e nemmeno un r i mborso spese — spiega De Bona — questa ingiu- stizia l’abbiamo denunciata anche sulla nostra rivista. Invitiamo tutti i bellunesi e veneti residenti all’estero a scrivere alla Regione e alla Provincia di Belluno per protestare».
L’Abm indica per la Regione l’email presidenza@regione.veneto.it e il fax +390415242524, per Palazzo Piloni l’email r.padrin@provincia.belluno.it e il fax. +390437941 222. (D.P.)
De Bona (Abm) Protestate scrivendo a Regione e Palazzo Piloni