Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Referendum autonomia La colletta a 5.000 euro
BELLUNO Quando il presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin, aveva suggerito ai sindaci dei comuni bellunesi di dare un contributo personale di almeno 50 euro al comitato referendario per l’autonomia provinciale, la risposta non si era fatta attendere. Allora raccolti 1.500 euro. Ieri raggiunti quasi cinquemila euro necessari per la campagna, grazie anche al contributo del deputato del M5S Federico D’incà che ha versato 500 euro a nome del partito. Già consegnati ieri al presidente del comitato per il Sì, Maurizio Busatta.
Afferma D’Incà: «Per stampare 70 mila volantini e manifesti, le risorse servono. È importante che i parlamentari partecipino alla spesa, versando un contributo». Per D’incà, «le due consultazioni popolari (l’altra è regionale, Ndr) sono di grande rilievo. In particolare, il referendum bellunese ci dà la possibilità di reperire soluzioni allo spopolamento in corso. Dobbiamo salvaguardare il territorio, con la sua cultura e la sua storia cosa che si può ottenere solo grazie a politiche particolari. Io chiedo il voto per il Sì. Chiedo ai bellunesi di partecipare».
Intanto, la macchina dell’informazione sulle consultazioni è in moto. Se ne parlerà lunedì alle 17.30 nella sede di Confartigianato in piazzale Resistenza 8 a Belluno. La presidente Claudia Scarzanella afferma di voler «fornire gli strumenti di valutazione oggettiva sui due quesiti che i cittadini si troveranno sulle schede».
Sempre lunedì, ma al casello di Salzan in piazza Monte Grappa a Santa Giustina e alle 20.30, l’evento organizzato dalla Lega Nord, al quale parteciperanno: Ettore Beggiato, studioso di storia Veneta; Gianpaolo Bottacin, assessore regionale; Gianvittore Vaccari,