Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nella Marca si cresce ma servono flessibilità e operai specializzati
TREVISO Cresce il ricorso al lavoro interinale nella Marca e significa soprattutto più occupati, anche se si tratta di contratti a tempo determinato. Il boom della somministrazione è stato quantificato a livello provinciale in un 27%: nel secondo trimestre 2017 sono stati oltre 7.400 i lavoratori interessati, contro i 5.850 dell’anno precedente. A farne uso in provincia di Treviso sono soprattutto gli under 30 (2.966 ragazzi, +34%) e gli over 50, con percentuali maggiori rispetto al resto del Veneto, e con maggiore frequenza nei comparti della matalmeccanica, della lavorazione della gomma, dei servizio alle imprese, del legno e l’agroalimentare. I dati sono forniti dall’agenzia per il lavoro Archimede, con tre sedi sul territorio regionale e una nuova apertura nel capoluogo: «L’occupazione è in ripresa – spiega Roberto Callipo -. Il mercato trevigiano è molto ricettivo, è un territorio che dopo l’eliminazione dei voucher ha bisogno di flessibilità». La specializzazione è ancora la marcia in più richiesta dalle aziende: vogliono operai già formati, che possano entrare in organico in tempi più veloci. «Per chi è specializzato il contratto si converte più facilmente e rapidamente in uno a tempo indeterminato - sottolineano da Archimede -. Abbiamo venti posizioni da coprire, tra saldatori, carpentieri e addetti a tornio e frese». (s.ma.)