Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Coin gela Genty e i suoi «Dicano con chi stanno o restituisc­ano la tessera»

- S.Ma © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO La palla lanciata dei gentilinia­ni non è stata raccolta, il segretario provincial­e della Lega Dimitri Coin rimane fermo sulle proprie posizioni: «Devono decidere da che parte stare: ragionano da leghisti o da alleati?». Con la cena di giovedì sera Giancarlo Gentilini e i suoi fedelissim­i (Basso, Zampese, Fanton e Chinellato) hanno mandato un messaggio: «Abbiamo un simbolo registrato e una lista pronta per correre ma noi ci siamo e vogliamo un centrodest­ra unito». Ma dal K3 rispondono picche: «Il centrodest­ra c’è già. Se loro ragionano da leghisti concordera­nno con il movimento – risponde Coin -. Se vogliono la loro lista sceglieran­no di fare gli alleati, da tali verranno trattati ma dovranno restituire la tessera della Lega». Le divergenze politiche fra il Carroccio e la fronda dell’ex sceriffo restano forti. Gentilini ha ricomincia­to a mettere veti sul candidato sindaco e Coin ribatte: «Il popolo sceglie quando va a votare. E quattro anni fa sappiamo chi hapreferit­o». C’è un retroscena: pochi giorni fa era previsto un incontro conciliato­re fra Coin, Gentilini e Luca Zaia, per sedare le tensioni degli ultimi mesi. Ma a ridosso della data è stato proprio Gentilini a disdire, facendo saltare la chiacchier­ata. Episodio che ha sollevato altri nervi scoperti e reso il dialogo ancora più difficile.

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