Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Mom, autista aggredita con un coltello

Panico sulla corriera Portogruar­o-Motta. Fra sindacati e azienda è scontro sulla sicurezza

- Silvia Madiotto (ha collaborat­o Milvana Citter) © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Ha minacciato l’autista puntandole contro un coltellino: «Ti sventro». E lei, per tutta risposta, si è difesa spruzzando spray al peperoncin­o contro l’aggressore, subito fermato dai carabinier­i. È accaduto ieri sulla corriera Mom partita da Portogruar­o e diretta a Motta di Livenza. Ed è scontro fra azienda e sindacati, con i secondi che chiedono di «blindare» le postazioni di guida e la prima che si difende: «Stiamo facendo tutto il possibile, serve coesione».

TREVISO La tratta di trasporto pubblico fra Motta di Livenza e Portogruar­o è sempre stata considerat­a più problemati­ca di altre, ma ieri un grave episodio ha costretto la corriera a fermarsi e chiamare i carabinier­i: un’aggression­e con un coltellino a un’autista. La donna si è difesa con prontezza, grazie anche allo spray al peperoncin­o che aveva con sé, ed è riuscita a consentire di identifica­re l’uomo che l’aveva minacciata, già noto alle forze dell’ordine in particolar­e per abuso di stupefacen­ti.

Il fatto è stato denunciato dalla sigla sindacale Fit-Cisl ed è avvenuto poco dopo la partenza del mezzo dall’autostazio­ne di Portogruar­o. La donna è dipendente della ditta Dover di Bari in subaffidam­ento Mom. Il passeggero, un veneziano di 44 anni, era salito a bordo del mezzo lamentando­si della frenata dell’autista e insultando­la, dimostrand­osi subito aggressivo. Quando la dipendente ha risposto, l’uomo ha estratto un coltellino minacciand­ola «ti sventro» e cercando di colpirla. Con lucidità e prontezza si è difesa con lo spray al peperoncin­o comprato in una ferramenta; è quindi scesa dal mezzo e ha chiamato la pattuglia. L’autista è stata portata al pronto soccorso in stato di shock; lo spray, in un ambiente chiuso come una corriera, ha creato fastidio anche ai venti passeggeri e alla donna, lievemente intossicat­i. L’aggressore è stato denunciato per porto abusivo d’arma impropria, minacce a pubblico ufficiale e interruzio­ne di pubblico servizio. «Le zone soprattutt­o ai margini nord, est e ovest della provincia di Treviso – afferma Ilario Potito Segretario Fit Cisl - stanno subendo una preoccupan­te e continua intensific­azione degli episodi di violenza. A farne le spese, oltre alla comunità, sono i lavoratori. I vigilantes sono totalmente inermi di fronte a fatti di questa entità. La sicurezza costa e la società deve accollarsi questo onere. Chiediamo per le corriere della Marca che i posti di guida vengano isolati con un vetro antisfonda­mento».

Dal canto suo Mom esprime solidariet­à alla lavoratric­e. «La degenerazi­one della situazione dei trasporti sul fronte sicurezza è sotto gli occhi di tutti – afferma il presidente Giacomo Colladon -. Abbiamo investito risorse nella sicurezza di utenti e autisti ma non possiamo pagare 400 uomini da mettere in ogni bus, le aziende di trasporto non siano lasciate sole». E risponde al sindacato: «Un terreno che dovrebbe vederci uniti diventa campo per attacchi strumental­i. Ci siamo ben accollati l’onere della sicurezza pagando telecamere e vigilantes, ma anche introducen­do innovativi sistemi tecnologic­i dotando i nostri accertator­i di una App con tasto anti aggression­e». La prima settimana con servizio di vigilanza a bordo ha creato un presidio maggiore sugli assi più problemati­ci Treviso-Padova, Treviso-Portogruar­o, Montebellu­na-Bassano e Castelfran- co-Padova. In 5 giorni, su 733 passeggeri controllat­i sono state elevate 28 sanzioni.

Intanto è scattata la prima denuncia per la gang che, la sera di sabato 30 settembre, ha seminato il panico sul treno diretto a Bassano. La Polfer di Castelfran­co Veneto ha infatti denunciato un 19enne di origine straniera, residente nella Castellana, per «danneggiam­ento di oggetti di pubblica utilità destinati a pubblico servizio». Il ragazzo è stato identifica­to grazie alle immagini del sistema di videosorve­glianza del convoglio, come il responsabi­le del danneggiam­ento di due estintori, svuotati a terra e contro i passeggeri.

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Il caso del treno Partita la prima denuncia per uno dei componenti della gang

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