Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il jazz invade la città Arrivano le star e iniziano le feste
A Padova Settimana ricca di eventi per il festival: in arrivo anche i talenti Cammariere e Applebaum. Venerdì, al Teatro Verdi, «conversation» con la star americana Previsti concerti e sorprese nei ristoranti e locali della città fino a sabato
Èun compleanno importante per il Padova Jazz Festival. Vent’anni di musica, ospiti, mostre e incontri nella Città del Santo, hanno permesso alla rassegna di diventare uno degli appuntamenti di culto per chi ama la musica jazz.
A festeggiare la ventesima edizione, che animerà Padova fino a sabato, tanti big in arrivo, da Sergio Cammariere a Eric Reed, da Mike Applebaum fino al mito di Pat Metheny (info www.padovajazz.com).
Improvvisazione e free jazz sono le basi del concerto più importante di oggi che porterà, alle 21 al Cinema Porto Astra, gli Hobby Horse. Il progetto, fondato nel 2010, vede come protagonisti Dan Kinzelman (ance, percussioni, voce e elettronica), Joe Rehmer (contrabbasso, harmonium, voce e elettronica) e Stefano Tamborrino (batteria, voce e elettronica), e ha già alle spalle cinque dischi e oltre duecento concerti. Il trio è capace di intersecare slanci dinamici e improvvisazioni, assorbendo spunti dal free jazz, dall’ambient e dal rock. Domani il superospite della rassegna, Pat Metheny, anticiperà il concerto di venerdì con una conversazione aperta al pubblico (su prenotazione) al ridotto del Teatro Verdi (ore 15): sarà la prima volta che Metheny terrà un incontro simile coi propri fan in Italia, non una clinic, ma una specie di «lectio magistralis».
Per il concerto serale il festival ci si sposterà nella sala dei Giganti, dove suonerà il trombettista Mike Applebaum, solista di riferimento per compositori come Nicola Piovani ed Ennio Morricone (ore 21). Nel progetto «Harping on jazz» si intrecceranno musiche cinematografiche, classiche e jazz, affidate all’esecuzione, oltre che di Applebaum, di Lucia Antonacci (arpa), Maurizio
Rolli (basso) e Pierpaolo Bisogno (batteria), con l’aggiunta anche di JiAndri (chitarra e voce), David Soto Chero (chitarre), Tiziana Gasparoni (violoncello) e Simone Tessari (pianoforte). A rendere ancora più intensa la giornata festivaliera di domani ci saranno due appuntamenti al Caffè Pedrocchi: la presentazione del libro di Ashley Kahn «Il rumore dell’anima» (ore 18,30) e un aperitivo con la Mestrino Dixieland Jass Band (dalle 19).
Protagonista della serata di giovedì, ancora nella Sala dei Giganti, il pianista Eric Reed che si metterà al servizio della musica di Coleman Hawkins alla testa del suo trio statunitense, con in più l’aggiunta del sax di Piero Odorici (ore 21). Venerdì sarà la giornata di «An evening with Pat Metheny», fissata alle 21 al teatro Verdi e già sold out da tempo. Il genio della chitarra suonerà con il suo quartetto che comprende Gwilym Simcock al pianoforte, Linda Oh al contrabbasso e Antonio Sanchez alla batteria.
Trasversale a jazz e musica d’autore, Sergio Cammeriere sarà chiamato a chiudere il festival sabato al teatro Verdi dove presenterà il suo recente, «Io», accompagnato da un gruppo di fedeli musicisti che sottolineano il feeling jazz del cantautore.
Durante il periodo del festival la musica si diffonderà in tutta la città con il format Jazz@bar e i numerosi appuntamenti ambientati in luoghi alternativi come locali, ristoranti e bar.