Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Colpo all’Autosile, saccheggia­te 23 auto

Sparite centraline e parti elettronic­he. I titolari: «In balia di queste bande»

- M. Cit. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VILLORBA Un tempo rubavano l’auto intera, ora si accontenta­no, si fa per dire, di pezzi meccanici, volanti e cruscotti. È la nuova frontiera dei furti nelle concession­arie, come quello messo a segno il pomeriggio e la notte di domenica ai danni dell’Autosile, lungo la Pontebbana a Lancenigo di Villorba. A scoprirlo sono stati i titolari, che avevano chiuso il salone alle 13 di domenica e l’hanno riaperto ieri mattina ritrovando­si davanti ad una devastazio­ne. Ad agire è stata una banda di ladri specializz­ati che, dopo aver forzato il cancello dell’autosalone, si sono introdotti nell’officina e lì, utilizzand­o gli stessi attrezzi dei meccanici della concession­aria, hanno aperto e razziato ben 23 autoveicol­i di varie marche tra Bmw, Toyota, e Fiat. Il loro obiettivo erano varie componenti meccaniche: turbine, testate, servosterz­i, cruscotti, iniettori e centraline che sono stati minuziosam­ente smontati dalle auto.

I ladri non si sono fatti scrupoli neppure davanti alle macchine chiuse a chiave, mandando in frantumi i finestrini per entrare e svuotarle.

Non solo: su alcune vetture sulle quali non sono riusciti a prendere i pezzi che volevano, si sono accaniti a colpi di mazza. «Non abbiamo subito solo il furto ma anche veri e propri di vandalismo», spiegano sconfortat­i i titolari. Prima di andarsene, in uno degli uffici i ladri hanno anche arraffato un paio di chiavi e sono fuggiti con una Fiat Grande Punto nuova e una Mini Cooper usa- ta. Il danno è ingente, non ancora quantifica­to ma supererebb­e i 50 mila euro.

Sul posto ieri mattina sono arrivati i carabinier­i che hanno effettuato un sopralluog­o a caccia di elementi utili a idenatti tificare i predoni. «Da noi è la seconda volta – spiegano ancora i titolari -, ma in questa strada, ormai, siamo stati colpiti più o meno tutti. Il nostro settore è da tempo bersagliat­o. Contro queste bande non ci sono telecamere o allarmi sufficient­i. Le forze dell’ordine fanno quel che possono, passano e controllan­o sistematic­amente, ma non c’è niente da fare». Un colpo fotocopia dei due subiti a luglio dalla Bmw Motors, che si trova poco distante, razziata nello spazio di due settimane. Bottino, anche in questo caso, auto e pezzi meccanici. Un altro furto chiarament­e su commission­e. È ormai evidente l’esistenza di un mercato nero all’estero, dove questi pezzi vengono rivenduti. Le bande vanno a colpo sicuro, sapendo dove trovare ciò che è più richiesto.

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Il raid Alcune delle macchine prese di mira dai ladri nel piazzale della concession­aria di Villorba

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