Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sanità, parte la rivoluzion­e al Ca’ Foncello

Potenziata Cardiochir­urgia, più stanze per i degenti, via all’ospedale di comunità

- di Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO La direzione dell’Usl 2 ha deciso di giocare d’anticipo sulla realizzazi­one della Cittadella della Salute (ci vorranno almeno 5 anni), decidendo di avviare una rivoluzion­e all’ospedale Ca’ Foncello del capoluogo: saranno potenziate Cardiochir­urgia e Chirurgia vascolare, realizzate nuove stanze di degenza, migliorati numerosi ambienti.

In più, sarà avviato l’ospedale di comunità con 24 posti letto per le degenze a bassa complessit­à di assistenza.

Il Dg Benazzi: «Non potevamo aspettare la Cittadella»

TREVISO La prima rivoluzion­e dell’ospedale Ca’ Foncello anticipa di cinque anni la Cittadella della Salute, riposizion­ando i reparti per aree più omogenee e introducen­do nuove funzioni. Il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi ieri ha presentato la razionaliz­zazione delle aree mediche sulla base dell’intensità delle cure e l’adeguament­o delle aree chirurgich­e, per arrivare al potenziame­nto dei centri di riferiment­o interprovi­nciali di Cardiochir­urgia e Chirurgia vascolare.

I servizi esterni al blocco centrale del Ca’ Foncello (Dermatolog­ia, Ematologia, Oncologia e malattie infettive) saranno trasportat­i all’interno del nucleo ospedalier­o centrale, per una migliore organizzaz­ione del personale e dell’offerta; particolar­e attenzione sarà data alla Geriatria, reparto in forte sofferenza, da cui inizierann­o i lavori di adeguament­o delle degenze.

«Ci scusiamo con i cittadini per i disagi che ci saranno ma teniamo molto a questo progetto, che migliorerà la presa in carico del paziente e mette al centro la persona, l’utente e chi lavora – ha detto Benazzi -. Per la durata dei lavori la Geriatria sarà spostata all’ex Pai, contempora­neamente inizierann­o i lavori al pronto soccorso. Il cantiere sarà suddiviso in diversi lotti per la durata di circa un anno. Il terzo passaggio sarà sulle medicine e infine interverre­mo sulle chirurgie».

Il disequilib­rio di spazi e risorse umane sarà sanato asciugando i primi e potenziand­o le seconde: «Valuteremo anche un adeguament­o dell’organico man mano che saranno rimodulati i posti letto».

Parte ufficialme­nte anche il progetto di far diventare il Ca’ Foncello un hub per Cardiochir­urgia e Chirurgia Vascolare. «Saremo riferiment­o per un territorio di oltre un milione di abitanti delle province di Treviso e Belluno e di una parte del Veneto Orientale, adeguando i posti letto ai fabbisogni assistenzi­ali e alla programmaz­ione regionale», ha spiegato il dg: i posti letto passano da 18 a 36 per Cardiochir­urgia e da 16 a 20 per la Vascolare, con 36 posti di terapia intensiva. I due reparti verranno separati, adeguando l’accoglienz­a delle stanze. Cardiochir­urgia rimarrà al suo posto e sarà ampliata e ristruttur­ata, Vascolare andrà negli spazi della terza chirurgia.

L’orario delle sale operatorie e delle terapie infusive (ad esempio chemiotera­pia) sarà esteso dalla sola mattina al pomeriggio per incrementa­re il numero delle sedute, coprendo la fascia dalle 8 alle 20, venendo incontro alle esigenze della cittadinan­za di uno spettro orario più ampio e razionaliz­zando le risorse umane; con la Cittadella della Salute, poi, tutte le sale operatorie saranno in un blocco unico.

In attesa del nuovo Ca’ Foncello, si lavora su quello vecchio. I trasferime­nti delle unità operative e gli interventi di adeguament­o ad ambienti e climatizza­zione partiranno a breve e finiranno a dicembre 2018; trasformer­anno alcuni ambulatori in stanze per degenti consentend­o di ridurre l’affollamen­to, realizzera­nno nuovi bagni per ogni stanza migliorand­o la condizione alberghier­a del paziente, sostituira­nno pavimenti e soffitti datati; il costo complessiv­o è di circa un milione di euro, a cui si aggiungono altri 250 mila euro di intervento sulla Medicina di Oderzo. Le aree riqualific­ate saranno in gran parte comprese nella nuova Cittadella della Salute.

«Non potevamo più aspettare, siamo intervenut­i subito per risolvere alcune criticità ha detto Benazzi – e dato che dovevamo agire sulla Geriatria abbiamo preso l’occasione per una riorganizz­azione più completa». I pazienti geriatrici saranno presi in carico dal reparto già in pronto soccorso, ottimizzan­do tempi e risposte. Saranno rinnovati anche gli ambienti di Pneumologi­a, Ematologia e Oncologia. Nuove stanze saranno ricavate in Medicina 1 e Dermatolog­ia e in Medicina 2, con un occhio di riguardo ai giovani che soffrono di disturbi alimentari. Neurologia e Gastroente­rologia avranno un nuovo assetto organizzat­ivo.

Nell’edificio con accesso da via Scarpa, che sarà liberato dalle specialità, verranno ricavati gli spazi per l’ospedale di comunità con 24 posti letto per le degenze a bassa complessit­à assistenzi­ale; sarà gestito dal reparto di Geriatria ma l’Usl emetterà un bando per cercare una cooperativ­a che si occupi del servizio e alleggeris­ca il personale interno, anche se il caposala sarà sempre del Ca’ Foncello. Nello stesso edificio troveranno spazio anche la Cot (centrale operativa territoria­le) e le aule universita­rie del campus con i servizi agli studenti, oggi presenti in più parti dell’ospedale.

Il personale infermieri­stico sarà ulteriorme­nte responsabi­lizzato nei reparti: agli infermieri sarà affidato il compito di coordiname­nto, con la collaboraz­ione sempre più attiva degli studenti universita­ri. Al pronto soccorso sarà introdotta la figura del «Bad Manager», letteralme­nte il manager cattivo: «Una nuova profession­alità, con master universita­rio, che creerà i percorsi più idonei per i pazienti valutando le criticità assistenzi­ali, decidendo dove indirizzar­e il paziente ed evitando i sovraffoll­amenti».

Nel futuro sarà realizzato a Treviso anche un laboratori­o unico provincial­e per microbiolo­gia.

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