Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sanità, parte la rivoluzione al Ca’ Foncello
Potenziata Cardiochirurgia, più stanze per i degenti, via all’ospedale di comunità
TREVISO La direzione dell’Usl 2 ha deciso di giocare d’anticipo sulla realizzazione della Cittadella della Salute (ci vorranno almeno 5 anni), decidendo di avviare una rivoluzione all’ospedale Ca’ Foncello del capoluogo: saranno potenziate Cardiochirurgia e Chirurgia vascolare, realizzate nuove stanze di degenza, migliorati numerosi ambienti.
In più, sarà avviato l’ospedale di comunità con 24 posti letto per le degenze a bassa complessità di assistenza.
Il Dg Benazzi: «Non potevamo aspettare la Cittadella»
TREVISO La prima rivoluzione dell’ospedale Ca’ Foncello anticipa di cinque anni la Cittadella della Salute, riposizionando i reparti per aree più omogenee e introducendo nuove funzioni. Il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi ieri ha presentato la razionalizzazione delle aree mediche sulla base dell’intensità delle cure e l’adeguamento delle aree chirurgiche, per arrivare al potenziamento dei centri di riferimento interprovinciali di Cardiochirurgia e Chirurgia vascolare.
I servizi esterni al blocco centrale del Ca’ Foncello (Dermatologia, Ematologia, Oncologia e malattie infettive) saranno trasportati all’interno del nucleo ospedaliero centrale, per una migliore organizzazione del personale e dell’offerta; particolare attenzione sarà data alla Geriatria, reparto in forte sofferenza, da cui inizieranno i lavori di adeguamento delle degenze.
«Ci scusiamo con i cittadini per i disagi che ci saranno ma teniamo molto a questo progetto, che migliorerà la presa in carico del paziente e mette al centro la persona, l’utente e chi lavora – ha detto Benazzi -. Per la durata dei lavori la Geriatria sarà spostata all’ex Pai, contemporaneamente inizieranno i lavori al pronto soccorso. Il cantiere sarà suddiviso in diversi lotti per la durata di circa un anno. Il terzo passaggio sarà sulle medicine e infine interverremo sulle chirurgie».
Il disequilibrio di spazi e risorse umane sarà sanato asciugando i primi e potenziando le seconde: «Valuteremo anche un adeguamento dell’organico man mano che saranno rimodulati i posti letto».
Parte ufficialmente anche il progetto di far diventare il Ca’ Foncello un hub per Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare. «Saremo riferimento per un territorio di oltre un milione di abitanti delle province di Treviso e Belluno e di una parte del Veneto Orientale, adeguando i posti letto ai fabbisogni assistenziali e alla programmazione regionale», ha spiegato il dg: i posti letto passano da 18 a 36 per Cardiochirurgia e da 16 a 20 per la Vascolare, con 36 posti di terapia intensiva. I due reparti verranno separati, adeguando l’accoglienza delle stanze. Cardiochirurgia rimarrà al suo posto e sarà ampliata e ristrutturata, Vascolare andrà negli spazi della terza chirurgia.
L’orario delle sale operatorie e delle terapie infusive (ad esempio chemioterapia) sarà esteso dalla sola mattina al pomeriggio per incrementare il numero delle sedute, coprendo la fascia dalle 8 alle 20, venendo incontro alle esigenze della cittadinanza di uno spettro orario più ampio e razionalizzando le risorse umane; con la Cittadella della Salute, poi, tutte le sale operatorie saranno in un blocco unico.
In attesa del nuovo Ca’ Foncello, si lavora su quello vecchio. I trasferimenti delle unità operative e gli interventi di adeguamento ad ambienti e climatizzazione partiranno a breve e finiranno a dicembre 2018; trasformeranno alcuni ambulatori in stanze per degenti consentendo di ridurre l’affollamento, realizzeranno nuovi bagni per ogni stanza migliorando la condizione alberghiera del paziente, sostituiranno pavimenti e soffitti datati; il costo complessivo è di circa un milione di euro, a cui si aggiungono altri 250 mila euro di intervento sulla Medicina di Oderzo. Le aree riqualificate saranno in gran parte comprese nella nuova Cittadella della Salute.
«Non potevamo più aspettare, siamo intervenuti subito per risolvere alcune criticità ha detto Benazzi – e dato che dovevamo agire sulla Geriatria abbiamo preso l’occasione per una riorganizzazione più completa». I pazienti geriatrici saranno presi in carico dal reparto già in pronto soccorso, ottimizzando tempi e risposte. Saranno rinnovati anche gli ambienti di Pneumologia, Ematologia e Oncologia. Nuove stanze saranno ricavate in Medicina 1 e Dermatologia e in Medicina 2, con un occhio di riguardo ai giovani che soffrono di disturbi alimentari. Neurologia e Gastroenterologia avranno un nuovo assetto organizzativo.
Nell’edificio con accesso da via Scarpa, che sarà liberato dalle specialità, verranno ricavati gli spazi per l’ospedale di comunità con 24 posti letto per le degenze a bassa complessità assistenziale; sarà gestito dal reparto di Geriatria ma l’Usl emetterà un bando per cercare una cooperativa che si occupi del servizio e alleggerisca il personale interno, anche se il caposala sarà sempre del Ca’ Foncello. Nello stesso edificio troveranno spazio anche la Cot (centrale operativa territoriale) e le aule universitarie del campus con i servizi agli studenti, oggi presenti in più parti dell’ospedale.
Il personale infermieristico sarà ulteriormente responsabilizzato nei reparti: agli infermieri sarà affidato il compito di coordinamento, con la collaborazione sempre più attiva degli studenti universitari. Al pronto soccorso sarà introdotta la figura del «Bad Manager», letteralmente il manager cattivo: «Una nuova professionalità, con master universitario, che creerà i percorsi più idonei per i pazienti valutando le criticità assistenziali, decidendo dove indirizzare il paziente ed evitando i sovraffollamenti».
Nel futuro sarà realizzato a Treviso anche un laboratorio unico provinciale per microbiologia.