Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tensione questura-centro sociale «Quattro ragazzi trattenuti perché appendevano i manifesti»
TREVISO La denuncia del Coordinamento Studentesco (gli studenti legati al centro sociale Django) usa termini pesanti: «Quattro ragazzi, fra cui due minorenni, sono stati portati in questura, denudati, perquisiti e tenuti in una stanza fino alle 6 del mattino perché stavano appendendo manifesti per pubblicizzare il corteo di venerdì mattina». L’episodio risale alla notte fra martedì e mercoledì e ha riacceso lo scontro fra gli antagonisti trevigiani e le forze dell’ordine.
Intorno all’1.45, una volante della questura ha fermato un’auto nel corso di un normale controllo, a bordo c’erano i quattro ragazzi. «Fin da subito l’atteggiamento dimostrato dagli agenti è stato offensivo e provocatorio – dicono dal Coordinamento - con offese personali». Nell’auto, oltre ai manifesti da appendere, c’era anche un bastone da utilizzare per mescolare la colla.
Gli agenti della volante hanno accompagnato i ragazzi in questura e, al termine degli accertamenti «avvenuti nel rispetto delle procedure», sono state informate le autorità competenti. I ragazzi sono stati quindi rilasciati e segnalati per imbrattamento. «Il manico di una scopa che serviva per mescolare la colla è stato usato come scusa – accusano dal Coordinamento e dal Django -. È un episodio grave, una chiara intimidazione a tutti quegli studenti che si organizzano in collettivi e scelgono di lottare contro la distruzione della scuola pubblica e a favore di un’istruzione che sappia essere inclusiva, aperta e realmente formativa di menti libere e pensanti».
Il corteo di domani mattina è stato organizzato dalle associazioni studentesche per protestare contro le politiche del governo sulla scuola, per chiedere più servizi e fondi a sostegno dell’edilizia scolastica. Partirà intorno alle 8 dalla stazione ferroviaria. (s.ma.)