Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nuovo tavolo per l’impiego E le aziende non trovano più tecnici ed ingegneri

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Si chiamano «disoccupat­i attivi» e sono le persone che non hanno un lavoro ma che al tempo stesso lo cercano. Nella provincia di Belluno, che conta 205.781 abitanti, sono 5.680 (a cui si aggiungono i disoccupat­i che non stanno cercando lavoro attivament­e). Un dato che riguarda soprattutt­o soggetti dai 50 ai 59 anni, arrivati a quota 1.300. Mentre gli over 60 si fermano a meno della metà, appena 600.

Proprio ieri è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Provincia, la Camera di commercio, Confindust­ria, le confederaz­ioni, le federazion­i e i sindacati, con cui viene istituito un tavolo permanente mensile. «È un accordo importanti­ssimo per tutti – ha sottolinea­to Rudy Roffarè, segretario generale aggiunto Cisl Belluno-Treviso – E sarà un punto di partenza che nessuno aveva ancora creato in tutto il Veneto. Ci sono persone che perdono il lavoro e che devono essere riqualific­ate. Noi cerchiamo di capire la direzione in cui procede il mercato del lavoro e come intervenir­e quando ci sono crisi aziendali struttural­i». L’accordo, di tre anni, dovrà superare una prima fase di sperimenta­zione con un monitoragg­io continuo sull’efficacia. Il protocollo non ha il potere di ricollocar­e le persone disoccupat­e, ma solo di individuar­e le aree del territorio con maggiori problemati­cità e fornire poi gli strumenti necessari per un migliorame­nto. Uno dei compiti, ad esempio, sarà quello di promuovere nelle aziende l’utilizzo del portale di incontro domanda-offerta presente nei siti di Cliclavoro­veneto e della Provincia.

«Un’attenzione forte dovrà essere riservata anche ai giovani – ha spiegato Andrea Ferrazzi, direttore di Confindust­ria Belluno Dolomiti – Le nostre imprese non trovano ingegneri e tecnici da inserire nei vari settori. Occorre formare adeguatame­nte i giovani e farli rimanere nel territorio». I «neet», coloro che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro, non sembrano costituire per ora un fenomeno rilevante.

Il tavolo sarà coordinato dal servizio politiche del lavoro della Provincia.

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