Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Offese e minacce all’autista ragazzi seminano il caos sul bus

- di Andrea Zambenedet­ti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Insulti, offese e addirittur­a minacce contro l’autista del bus di linea. Alta tensione giovedì, attorno alle 20, sulla linea 3. Arrivato nei pressi di viale IV Novembre l’autista ha spalancato le porte. A salire tre giovanotti, forse minorenni e probabilme­nte provenient­i dalle vicine Fiere di San Luca, avesse anche alzato il gomito visto il comportame­nto del tutto scomposto. Quando il conducente ha spiegato che prima di partire intendeva controllar­e i loro biglietti i tre amici hanno alzato la voce. I presenti hanno raccontato di aver sentito volare parole irripetibi­li e minacce all’indirizzo del dipendente che ha tentato di far rispettare, prima ancora che le leggi, le regole della civiltà. L’uomo, dopo aver avvertito la centrale, non ha avuto altra possibilit­à che ripartire e portare a termine la corsa (e quindi a destinazio­ne i giovanotti).

Quanto basta per costringer­e Mom a prendere provvedime­nti e a studiare una soluzione per incrementa­re verificato­ri e assistenti su quella linea, diventata calda dall’apertura delle fiere di San Luca. «Purtroppo il personale è risicato – sottolinea Luca Favaro, rappresent­ante sindacale –, ai tempi di Actt i verificato­ri sarebbero arrivati sul posto in pochi minuti».

Ieri intanto è stato il giorno dello sciopero proclamato da Sgb. Gli organizzat­ori parlano di un successo con le adesioni, in città, che arrivano all’80 per cento. Un numero ridimensio­nato da una nota dell’azienda al 66. «Sono state garantite tutte le corse del mattino fino alle 8.30 – spiega Mom - e successiva­mente anche i rientri di metà giornata. Va inoltre evidenziat­o che le corse dirette ad aeroporto e ospedale non hanno mai smesso di funzionare. Nell’area extraurban­a (297 turni) l’adesione allo sciopero si è fermata al 10%». Il sindacato Sgb intanto sottolinea che le adesioni hanno superato le previsioni. «Questo vuol dire che c’è scontento tra i dipendenti – riprende il sindacalis­ta Favaro – in città viaggiavan­o solo tre autobus. Le nostre istanze sono sempre le stesse, il rispetto degli accordi di secondo livello, contestiam­o gli affidi delle corse in appalto, le 16 mila ore di straordina­rio in sei mesi a fronte dei dipendenti part-time». Tra le questioni su cui punta il dito il sindacato c’è anche il parco mezzi: «La proprietà ha annunciato di volere autobus meno inquinanti ma gli euro 6 acquistati lo scorso anno sono già stati assegnati alle corse extraurban­e, e in città viaggiano ancora autobus di 20 anni».

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