Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Giovane papà ucciso dalla leucemia «Ha lottato con tenacia e ottimismo»

Michael Vidori si è arreso dopo anni di terapie. Lascia una bimba piccola

- A. Zamb. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VALDOBBIAD­ENE Aveva 30 anni Michael Vidori, direttore tecnico dell’azienda di famiglia e padre di una bimba di quattro anni. Originario di Bigolino di Valdobbiad­ene, a grandi falcate aveva già tagliato molti dei traguardi che contano. La malattia però non gli ha lasciato scampo. Da anni combatteva contro la leucemia, piegandosi ma senza mai perdere il sorriso e la forza per lottare. Una tenacia e una determinaz­ione che, non appena si è diffusa la notizia, tutti i suoi amici hanno sottolinea­to nei messaggi di cordoglio. Parole che hanno in fretta riempito la sua pagina Facebook nel quale ha trovato sfogo il dolore per l’improvvisa e dolorosa perdita.

Commenti, brevi racconti, semplici frasi che spiegano chi fosse quel padre di famiglia il cui cuore ha smesso di battere, ieri pomeriggio, su un letto dell’ospedale all’Angelo di Mestre dove era stato ricoverato. «Una notizia quella che ho ricevuto stasera che mai avrei voluto sentire», «ti ricorderò per sempre con quel tuo capello sbarazzino e quel bel sorriso sempre stampato sulla faccia», «eri un vero combattent­e, un guerriero!». E ancora «passeranno giorni, mesi e anni, ma il ricordo di una persona speciale come te rimarrà sempre nel cuore».

Michael Vidori si era diplomato perito minerario all’istituto tecnico Follador di Agordo e dopo la maturità aveva cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia, prima come impiegato e dal 2008 come direttore tecnico, conquistan­do ben presto la stima degli operai e dei dipendenti che lavoravano con lui nei cantieri. La Fratelli Vidori si occupa di fondazioni speciali e consolidam­enti: un settore di nicchia dell’edilizia che in questi anni si è molto diffuso anche in agricoltur­a. Per questa ragione Michael seguiva soprattutt­o nei cantieri delle colline del Prosecco ma talvolta il lavoro lo ha portato anche più lontano. Lui ci andava sempre con il sorriso sulle labbra, il sorriso di chi a 29 anni sta divorando la vita. All’improvviso però gli accertamen­ti medici rivelano che qualcosa non va e il suo fisico inizia a sentire il peso della malattia. «Michel si è aggrappato alla vita con grande tenacia ma anche con grande determinaz­ione - racconta un amico - senza mollare». Ieri però le speranze e i sorrisi si sono spenti per sempre, lasciando un grande vuoto in chi lo ha conosciuto. Ad assisterlo c’erano i familiari che gli sono stati accanto in questi mesi difficili che Michael si è trovato ad affrontare, una prova difficile che lo ha temprato senza mai rubargli la dignità. In un recente post aveva scritto: «Nonostante tutto, essere sempre ottimisti».

Il rito funebre non è ancora stato fissato e nelle prossime ore spetterà ai familiari decidere la data dell’ultimo addio. Una cerimonia che si preannunci­a già estremamen­te partecipat­a, non solo dagli amici e dai familiari ma anche dall’intera comunità di Valdobbiad­ene che quel ragazzo lo ha visto crescere, diventare un imprendito­re ed un padre di famiglia.

Eri un guerriero, una persona come te rimarrà nel cuore Ti ricorderò sempre per quel tuo sorriso stampato in faccia

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Aveva 30 anni Michael lavorava nella ditta di famiglia

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