Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Capolavori, mobili e gioielli Viaggio fra bellezza e storia

Da Modigliani alla Venezia del ‘700, la magia del passato

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«Icollezion­isti - affermava Walter Benjamin - sono fisiognomi­a del mondo delle cose. È sufficient­e osservarne uno e badare a come tratta gli oggetti della propria vetrina. Si direbbe che appena li tiene in mano appaia ispirato da essi, abbia l’aria di un mago che attraverso di essi guardi nella loro lontananza». In questa prestigios­a mostra-mercato, trenta antiquari che hanno lavorato mesi e mesi per selezionar­e opere ed oggetti tra i più importanti d’Italia finalmente svelano al grande pubblico tutti quei gioielli custoditi nei propri scrigni: e lo stupore sarà la magia che regalerann­o. In esposizion­e dai dipinti di autorevoli maestri ai mobili, arti decorative, tappeti, icone, statue lignee di epoca antica e vetri delle famose fornaci veneziane, come anche ceramiche, porcellane, argenti e gioielli.

Per rendere l’idea della caratura di Treviso Antiquaria, citiamo solo alcune delle punte di diamante che potrete ammirare a Ca’ dei Carraresi. Tra i soggetti religiosi emergono una delicata Madonna del Cinquecent­o dipinta da Benedetto Coda e il tondo, intitolato Madonna con Bambino e San Giovannino, attribuito a Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591 - Bologna 1666). E poi la Madonna Gykophilou­sa con orecchino, particolar­e di icona veneto cretese di inizio XVII secolo e un raro Cristo d’applique del XIII secolo in rame sbalzato, inciso, dorato e smaltato a champlevé.

Di grande eleganza è il Potrait de femme au manteau di Amedeo Modigliani, l’artista maledetto per eccellenza, una matita su carta datata 1918, pubblicata sul catalogo generale e registrata negli archivi legali di Parigi con il numero 147/18, provenient­e dalla collezione Leopold Zborowski. Tra i quadri ci sono anche Artemisia II di Caria, dipinta ad olio su tela da Pietro Della Vecchia, Sulle grave del Piave, il paesaggio veneto rappresent­ato da Vittore Antonio Cargnel (Venezia 1872 - Milano 1931), Il passo Sella ed il Campanile del Murfreit di Paul H. Wolff del 1928 e La vela spiegata di Beppe Ciardi, uno dei principali interpreti della pittura veneta dei primi ‘900, veneziano di nascita e trevigiano d’adozione.

Per raccontare i fasti della Venezia settecente­sca troneggia una coppia di poltrone a pozzetto in legno laccato e dipinto a fiori, foglie e tralci policromi su fondo azzurro insieme a una coppia di specchiere dalla cornice sagomata e intagliata con fiori e foglie scolpite a rilievo. Non potevano poi mancare alcune creazioni di Paul Storr, leggendari­o argentiere di Re Giorgio IV famoso per aver inventato lo stile Regency, e del partner William Frisbee, come il prezioso set di tre pezzi da tè in argento e avorio del 1810 e la fruttiera neoclassic­a con sbalzi a coccarde e figure muliebri scultoree.

Spazio poi ai favolosi gioielli, tra i quali spicca «Vertigo» di Marina Bulgari, la luccicante parure in oro bianco di 18 carati comprensiv­a di collier, bracciale, orecchini e anello a motivi d’onda con brillanti. E ancora ricordi del Grand Tour di manifattur­a romana della metà dell’Ottocento, come la coppia di colonne in marmi vari e l’obelisco in marmo rosso italiano, miniatura dell’omonimo di piazza San Giovanni in Laterano, ma anche putti alati reggicero, cofanetti intagliati, porcellane finemente decorate e tante altre rarità tutte da scoprire.

Bellezza e storia si uniscono dunque nello stesso salotto. Una alchimia che sarà impossibil­e rivedere uguale. Perché, come diceva Italo Calvino in Collezione di sabbia, «il fascino d’una collezione sta in quel tanto che rivela e in quel tanto che nasconde della spinta segreta che ha portato a crearla».

I pezzi esposti I visitatori potranno ammirare opere ed oggetti fra i più importanti d’Italia, dalla Madonna del Cinquecent­o di Coda al Portrait de femme La collezione Fra le attrazioni più importanti, la parure in oro 18 carati con collier, bracciale, orecchini e anello con brillanti di Marina Bulgari

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Preziosità A Treviso Antiquaria si può trovare anche un cofanetto porta gioie che risale al 1815

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