Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Violenze, all’ospedale 700 donne in un anno

L’allarme dell’Usl 2: «Casi in aumento, quest’anno potrebbero essere 800». Il Ca’ Foncello attiva il Codice Rosa

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Due donne al giorno entrano in pronto soccorso, in provincia di Treviso, e non possono nasconderl­o ai loro medici: «Ho subito una violenza». Violenza fisica, privata, domestica. Una violenza ancor più dolorosa quando arriva dopo un pesante stress psicologic­o fra le mura di casa. Il 17 ottobre anche al Ca’ Foncello di Treviso è partito il Codice Rosa, la presa in carico al pronto soccorso dei casi di maltrattam­enti dalle donne: «Le ex Usl 7 e 8 – ha spiegato il direttore generale della sanità trevigiana Francesco Benazzi – avevano già avviato il progetto, e ora ce l’abbiamo anche alla 9. Il nostro personale è formato per assistere nel modo adeguato la paziente e, se serve, segnalare al centro anti violenza. Dobbiamo sostenere la cultura della denuncia e della comunicazi­one».

Nel 2016 gli accessi complessiv­amente sono stati 667, ma nel 2017 il trend è già in aumento: nei primi sei mesi i casi trattati sono stati 415, una tendenza che se confermata farebbe chiudere l’anno a 800. Un numero enorme, considerat­o che è solo la punta dell’iceberg e chi si rivolge al pronto soccorso è una piccola parte delle donne maltrattat­e; molte arrivano con lividi e feriti che attribuisc­ono ad incidenti domestici per paura o per vergogna. Nel distretto del capoluogo i casi sono stati 374 nel 2016 e 194 nei primi mesi del 2017, ma il Codice Rosa è di recente attivazion­e e questo potrebbe far aumentare ancora il numero; a Pieve di Soligo erano 209 l’anno scorso le donne che hanno chiesto aiuto per la violenza subita e 115 fino a giugno, quindi in ulteriore crescita; ad Asolo 84 nel 2016 ma ben 106 nella prima metà dell’anno in corso, un numero in preoccupan­te crescita. La fascia d’età più colpita è quella fra i 35 e i 45 anni, ma hanno fatto ricorso ai servizi sanitari anche signore di più di 70 anni.

Quello presentato ieri è un altro piccolo ma grande passo in difesa delle donne, di sensibiliz­zazione e invito a denunciare ogni forma di violenza. Latteria Soligo sostiene la campagna informativ­a della Fondazione di Comunità della Sinistra Piave e dell’Usl 2 con i propri prodotti, allargando­si dal territorio di origine a tutta la provincia: il marchio della campagna Alice sarà su tutti i contenitor­i di latte, su casatella e mozzarella, e l’azienda devolverà una parte dell’introito alla Fondazione e al Cav, centro anti violenza di Vittorio Veneto. La stretta di mano fra il presidente della latteria Lorenzo Brugnera e Fiorenzo Fantinel della Fondazione aiuterà molte donne a prendersi cura di sé e a fuggire da compagni o uomini violenti. «Ogni giorno – ha detto Fantinel – una mamma può aprire il frigo e vedere il cartone del latte, trovando la nostra immagine simbolo. Il messaggio così è immediato». Non è la prima volta che Soligo diventa sponsor di campagne sociali: «Questo è il nostro modo di dimostrare la nostra vicinanza».

 ?? ?? La campagna Contro la violenza è stato stretto un patto fra Usl e Latteria Soligo
La campagna Contro la violenza è stato stretto un patto fra Usl e Latteria Soligo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy