Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gracis: «Lavoro duro e umiltà»
Avvio difficile per Tvb, il ds: «Squadra nuova e grandi potenzialità da affinare»
TREVISO Lavoro e umiltà. Sono queste le parole d’ordine in casa De’Longhi Treviso dopo un avvio di campionato tutt’altro che positivo. Le due sconfitte maturate nelle prime tre giornate sono un inedito per i biancoblù ma non c’è nessun allarme rosso: tra infortuni e assenze coach Stefano Pillastrini non è ancora riuscito ad avere tutto il gruppo al completo e questo è un fattore chiave. L’infermeria ora però conta solo il capitano Matteo Fantinelli: il recupero procede in modo molto positivo ma il rientro sul parquet non sarà immediato. E all’orizzonte ci sono due partite in casa con Forlì e Montegranaro ritenute fondamentali, come spiega il ds Andrea Gracis.
Gracis, quali sono le sensazioni dopo questo avvio?
«Più che sensazioni, direi che lo staff tecnico ha le idee molto chiare su quello che ha funzionato finora e quello su cui c’è da lavorare. Certo, eravamo abituati ad altri inizi, ma complici alcuni situazioni sappiamo di essere oggettivamente indietro nel nostro processo di crescita».
Un po’ di preoccupazione per la situazione c’è?
«Siamo preoccupati il giusto, perché sappiamo che dobbiamo lavorare sugli aspetti che non vanno. Questa è una squadra nuova e il ritardo di cui parlavo prima si è evidenziato nelle due sconfitte esterne. Ma ce lo aspettavamo sinceramente, perché sappiamo anche che questa squadra ha davvero grandi margini di miglioramento».
Ora però ci sono due partite consecutive in casa, possono aiutare?
«Giocare davanti al nostro pubblico ci darà sicuramente una spinta in più, così come poter lavorare due settimane senza trasferte. Ma Forlì e Montegranaro non sono certo due squadre da sottovalutare, anzi. Faccio mie le parole di Pillastrini: dobbiamo essere umili, perché affronteremo due formazioni temibili, che vivono di entusiasmo. Però mi conforta molto vedere come ci stiamo allenando, l’intensità delle sedute e la competizione che ci stanno mettendo i ragazzi. Ma ripeto: adesso c’è solo da lavorare tanto ed essere molto umili».
In questo contesto, però, vi potete gustare un John Brown davvero al top…
«John è stato un ottimo inserimento anche sul piano dell’entusiasmo. Per certi versi è persino “contagioso” il suo modo di vivere questa stagione, sta trasmettendo energia un po’ a tutti. Ma anche lui deve essere considerato all’interno di un contesto di squadra, dove deve migliorare nel gioco con i compagni di squadra. Sul piano singolo non c’è nulla su cui eccepire e lo dicono le sue prestazioni, ma nel gioco di squadra anche lui dovrà crescere».
Quali sono i tempi per vedere la vera De’Longhi della nuova stagione?
«È difficile dare una risposta, perché ci sono dei tempi che sono codificati anche dall’inserimento dei giocatori. Per dire siamo rimasti stupiti dal recupero di Matteo Negri, che ha giocato tre gare incredibili in queste giornate, abbiamo visto evidenti miglioramenti da parte di De Zardo e dovremo anche vedere cosa accadrà con l’inserimento di Fantinelli. Diciamo che questa scadenza la detterà lo stato di forma degli atleti».
Per concludere: ora servono solo due vittorie?
«Vincere sicuramente aiuta a lavorare meglio, ma non sono d’accordo sul fatto che le due vittorie siano d’obbligo. Preferisco vedere miglioramenti da parte del gruppo, specie sul piano della prestazione. Poi è chiaro: migliorando la prestazione si dovrebbero avere anche effetti sul piano dei risultati».